Comunque non ci scordiamo che le case garantiscono la fornitura di ricambi per un ventennio, quando la moto non è già più in produzione da un pezzo. Immagino che la gran parte dei ricambi vengano prodotti durante il periodo di commercializzazione della moto cui si riferiscono e ciò avviene alla cieca, senza sapere cosa verrà realmente venduto in futuro. È la situazione peggiore per attuare economie di scala. In più un magazzino enorme di pezzi in attesa di essere venduti per un ventennio fa la gioia della finanza di un qualunque paese... Ciò non toglie che qualcuno caghi fuori dal secchio.
Non son mica d'accordo.
1) A quel che ne so i ricambi "dovrebbero" essere disponibili per 10 anni.
2) Nessuno è obbligato ad averne il magazzino pieno, ma solo a produrlo e consegnarlo. Oggi come oggi molte aziende hanno UN solo magazzino centralizzato in europa, con buone facilities logistiche (tipicamente in olanda) e distribuiscono i ricambi ordinati via corriere su cadenze prefissate. KTM faceva (fa?) così, con spedizione due volte la settimana ai concessionari
3) Si parla di cuscinetti, e quelli sono standard
4) Si parla di paraoli, e quelli sono quasi tutti standard.
5) Molta roba già in origine è fatta in cina, induia,taiwan, anche per le case europee. La differenza tra il prodotto "cinese" e il prodotto "originale" è la scatola e l'enorme ricarico applictao da chi vende ricambi (e anche da chi fa e vende le moto)
In sintesi, concordo in toto con chi dice che è stato rapinato. Il problema è che il mondo dle motociclismo non si è ancora molto "svegliato" con l'acquisto online, se no sta gente sarebbe a zappare i campi, e nel caso specifico a mungere le mucche.
Ciao!
B!bo