Ebbene si, finalmente sono uscito a provare la T-Ride nuova presa a inizio dicembre.
Dopo il "ramadan fuoristradistico" forzato, il raffreddorone e il tempo chiavica finalmente sono riuscito a fare un giro offroad blando blando.

Prima di uscire ho smontato le pedaline del passeggero, piegato con il phon industriale il codino posteriore in modo da mettere la tagra in posizione visible, e attaccato un portatarga in plastica con la fotocopia a colori plastificata della targa, in dimensione originale (e con bollino coperto).
Facendo questo ho preso contatto con la qualità costruttiva, che non mi è sembrata eccelsa e sicuramente lontana dagli standard a cui sono abituato (KTM).
In particolare le viti a brugola a testa tonda avevano l'incavo già deformato e sapnato (forse hanno usato un pistola pneumatica in assemblaggio) facendo diventare un mezzo incubo la rimozione delle pedaline del passeggero. Fortunatamente si avvitavano in un bullone autobloccante e raggiungendo quest'ultimo in posizioni scomodissime e con infinita pazienza sono riuscito ad allentarlo fino al punto di riuscire a svitare la vite nonostante l'incavo già srovinato.
L'altro mezzo incubo è stato il rimettere le viti, il telaietto posteriore era montato "forzato" perche non perfettamente in dima e una volta tolta la vite bassa a dx per rimetterla ho dovuto smollare tutte e tre le altre viti del telaietto per avere un po' di gioco e riportare in asse il foro del telaietto con quello nel telaio. Ho sostituito, già che c'ero, tutte le viti a cui ho messo mano con delle brugole a testa normale ma in inox, l'idea è quella di sostituire tutta la viteria a brugola con altrettanta in inox o con vite zincate torx di derivazione KTM. La catena era scandalosamente lenta, a riprova della scarsa cura nell'assemblaggio. Anche uno degli anelli di gomma che tenevano la mascherina era motato al contrario e lento. Secondo me quella moto in francia l'anno asssembalta il lunedì dopo il weekend dell'apertura del beaujolais nouveau.
La moto parte abbastanza bene in box con lo starter, un paio di minuti per scaldarla e via. Ho fatto uan 30ina di km tra il campetto di Bellusco vicinissimo a casa mia e le carrecce sterrate fangose li intorno.
Impressioni sparse:
1) L'avviamento necessiterebbe di più corsa. Sto ancora capendolo, ma è innegabile che avviare la moto in situazioni critiche per me che son diversamente alto è una mezza impresa.
2) Le gomme di primo equipaggiamento , (s)gonfiate circa a 0.9 ant e 0.7 post come da consigli qui sul forum (grazie dani) hanno una tenuta sul fango molto migliore di quanto mi aspettassi. Non sono a,livello di quelle da enduro, ma il comportamento è abbastanza sincero e progressivo
3) Il parafango anteriore è troppo corto eci si imbratta di fango.
4) la moto è divertentissima e da subito una estrema confidenza, è un giocattolo con cui vieni attirato magneticamente in tutte le vie a fondo chiuso verso i prati, i sentieri e i passaggi che prima consideravo più da MTB. che da moto.
5) Rumore estremamente contenuto e molto civile.
6) Il manubrio è un po' basso persino per me che non arrivo al metro e 70, ma credo poi sia un vantaggio nelle salite da affrontare in aderenza.
7) Le poche salite in aderenza che ho fatto sono state tranquillamente fatte in terza... il che vuol dire che forse (ma forse) lo spazio per un pignone con un dente in più c'è, visto che nel piuano ero sempre tra quarta (un filo corta) e quinta (un filo lunga). In pratica ho usato solo 4a e 5a, rara mete la terza...aspetto di fare il rodaggio, prendere confidenza e "assorbire" i nuovi parametri di guida per capire se mettere un pignone più lungo o meno. O magari trovarmi su un percorso più impestato.
Le note dolenti arrivano dalle sopensioni, quanto meno per me che son 62 kg. Entrambe sono nuove e si devono rodare, ma mentre il posteriore posso per ora farmelo andare bene, l'anteriore risulta parecchio dura e si fa sentire sui polsi e sulle braccia, affonda poc, trasmette tutte le buche.
Non capisco se sia dura di molla o di idraulica, ho addirittura il sospetto che abbiano sbagliato la quantità d'olio e ci sia poca aria, perchè è dura subito, come attriti parte bene ma è immediatamente molto (troppo) sostenuta. Il freddo potrebbe aver reso più viscoso l'olio, ma comunque per il mio peso non ci siamo.
Mi sarebbe piaciuto avre delle forcelle regolabili.
"Ma come", direte voi, "la T-Ride HA le forcelle regolabili". Si peccato che le regolazioni siano impossibili da raggiungere con il cacciavite a manubrio montato! Pe regolarle bisogna asportare il manubrio o costruirsi una specie di struomento apposta.
Non è che c'è qualche azienda che costruisce dei registri di regolazione "tool less" come quelli delle WP di KTM?
All'atto pratico le forcelle non risultano regolabili sul campo, anche se avete con voi il classico cacciavite, dovete smontare il manubrio.
La sensazione è che finchè le asperita sono sassi che possono essere "inglobati" dalle gomme OK, ma quando si tratta di spigoli, buche etc la sospensione anteriore non lavori gia sin dall'inizio. Prova ne è che dei teorici 20 cm di corsa ne avrò usati si e no 10 a giudicare dall'a parte di stelo pulita dal fango che tenevo monitorata continuamente.
In compenso la moto è risultata molto più stabile di quanto mi aspettassi sul medio-veloce da quinta (attorno ai 70 km/h insomma) e forse un filo sottosterzante, magari a sopensioni rodate provero a sfilare la forcella un paio di mm.
Morale, completamente soddisfatto della moto, ma preoccupato per la sopensione anteriore che attualemnte non mi soddisfa. Preoccupato perchè se non risolvo con le regolazioni idrauliche devo cominciare a metterci amno "di miolle" e affidarmi a un preparatore che al riporti a come piace a me.... solo che di preparatori in gradi di lavorare su quelle forcelle e trovare molle con K differente proprio non ne conosco.
Prossimi step: rimozione delle frecce e installazione di un paio di paramani chiusi leggeri.
Ciao!
B!