il mio pensiero, condivisibile o no, è che il problema non è dato prioritariamente da questioni ambientaliste, ma più realisticamente dal timore di ritorsioni, da parte di chi può limitare la nostra libertà di fuoristradisti. mai nessuno accetterà di buon grado, la considerazione che solo i residenti possano circolare in fuori strada (e infatti te lo dicono in malo modo) e questo perchè prima di tutto, esiste un concetto base che è quello che la Terra e dunque tutto il suo territorio, non è di proprietà esclusiva di qualcuno, neppure dei residenti. io capisco il tuo buon intento di salvaguardare la tranquillità di chi vive in quei luoghi, ma purtroppo, siccome qui da noi vige il terrore di sentirsi messi alla gogna dalle forze dell'ordine o dall'opinione pubblica, si è portati a cadere nel comportmento che ho definito tempo fa, in modo forse troppo forte, da kapò, potrei dire da collaboratori di ciò che è sbagliato. nel resto d'europa non so quanto si possa praticare il fuori strada, ma penso che le leggi parlino chiaro e consentano alle persone, di sapere cosa fare e come comportarsi. noi italiani, qui al nord, invece non lo sappiamo, ci comportiamo in modo da non svegliare il cane che "sonnecchia" perchè temiamo la reazione esagerata e punitiva, ci rendiamo perciò complici di regole assurde solo per il timore della reazione dei tutori dell'ordine. non possiamo chiedere che gli altri ci capiscano