La Yamaha R1 e le altre moto supersportive prodotte in Giappone(almeno sulla carta..), le ritengo delle moto perfette, ma e' proprio quella "perfezione" che fa' diventare quelle moto degli oggetti di larga serie, ultraprestazionali fin che si vuole, ma che a me personalmente non trasmettono emozioni, non sento l'"entusiasmo" di chi le disegna, non sento la "passione" del progettista che invece traspare da molte realizzazioni italiane ed europee, non vi siete mai chiesti perche' la Ducati abbia decine di migliaia di acquirenti ed estimatori nonostante tutti riconoscano una minore affidabilita' delle moto prodotte a Borgo Panigale, anche il fatto che la moto vengano prodotte ancora li', nel cuore della "terra de' mutor", conferiscono a queste un gusto speciale, il gusto della passione che nessuna moto giapponese, neppure la piu' perfetta e performante puo' dare!Si chiama "anima" quella!

Io invece rimprovero alla Ducati di essersi eccessivamente "giapponesizzata" rispetto alle moto che produceva e che apprezzavo, degli anni settanta/ottanta, ma devono vendere anche loro....

Ti faccio un esempio pratico, in Aprilia lo staff dei telaisti (due persone) e Pellizzon come collaudatore era in grado di inventare, costruire e collaudare un telaio di una moto in tre giorni, proprio per le capacita', genio ed esperienza di tre persone, senza cad, e prototipazione degli elementi finiti, come si fa' adesso, in Giappone persone cosi' non ci sono e se ci sono le fanno smettere!