E' un uomo e soprattutto un medico fuori dagli schemi, ancorche' bravissimo.
Ho avuto la fortuna di conoscerlo e pur in pochi minuti ho percepito la persona.Correvo in velocita' su pista allora, e mi ero fratturato lo scafoide la settimana prima.
Mi presentai lo stesso alla prima gara a Misano e fui fortunato, in quanto correvamo insieme ad una prova dell'europeo (in 125 primo"aspar" Martinez e secondo..proprio lui, VR46, giovanissimo!) per cui c'era la Clinica Mobile.
Volendo provarle tutte per gareggiare, mi presentai da loro con la mia mano scassata e..sorpresa, c'era proprio lui!
Mi chiese se volevo correre..e poi si volto' a guardare da un altra parte per non influenzarmi!
Io dissi di si', che ci tenevo proprio e allora lui torno' a guardarmi e dette ordine di farmi una fasciatura semi rigida che mi mise in condizione di correre..
Mi sbagliero' ma la sensazione fu che lui faceva cosi' con tutti i piloti, da me che ero nessuno, al campione del mondo. Li rispettava, loro e la loro volonta', mettendoli in condizione di vivere la loro passione.
