Dopo una uscita per fare un po di rodaggio alla nuova TRide oggi ho combinato un giro impegnativo con Claudio, mio compagno di endurate per un decennio.
Claudio è un vichingo di quasi un metro e novanta endurista duro e puro che per capacità e stazza ha sempre guidato racing 450 4T.
Il giro di oggi, uno dei più interessanti della zona prevedeva gran parte del percorso su pietre fisse e smosse, grandi e piccole, insomma una varietà stupenda che nei decenni trascorsi ho sempre percorso con moto da enduro.
La particolarità di questo giro è che alla fine le braccia sono distrutte tanta è lo sforzo per tenere il manubrio.
La prima parte del percorso di avvicinamento alla montagna è abbastanza scorrevole con brevi e divertenti strappi.
Arriviamo al punto "X" e viaaaa, sassi da tutte le parti, comincio a prendere le misure della TRide su questo tipologia di percorso e mi accorgo che le buone doti di stabilità della versione 4T qui sono amplificate grazie ad una maggiore inclinazione delle forcelle ed un peso minore del motore.
La TRide è una moto semplice e divertente ma trovo che abbia una alchimia particolarmente riuscita ovvero il telaio e le forcelle, questo binomio offre una rara stabilità alla moto nonostante la corsa piuttosto ridotta dell’unità elastica.
Oltre alla stabilità non vengono trasmessi grossi colpi al manubrio, questo insieme fa si che si prenda confidenza rapidamente e si tengano andature tipicamente da enduro.
Il mio amico ha voluto provare la TRide e così sono salito sulla sua CRF 450, moto stupenda ma faticosa da condurre e nonostante le Showa l'avantreno su una mulattiera impegnativa ballava la samba ed anche la potenza non indifferente impegna fisicamente. Queste moto sono belle quando il percorso è scorrevole ma sul brutto sono devastanti se non ben allenati.


Km dopo km aumentava la temperatura e la difficoltà e ogni tanto la sosta era d'obbligo


In questa uscita mi sono divertito come non mi succedeva da tempo, la maneggevolezza è una gran bella cosa e percorsi che ricordo ostici oggi sono stati divertimento allo stato dell'arte.
Quindi la TRide è ottima per l'enduro impegnativo e se proprio devo fare un appunto vorrei avere un po più di coppia a basso regime per tenere meglio le marce lunghe, essendo un 2T non sarà difficile ottenere qualche CV in più.
Ovvio questo è un giudizio soggettivo di chi pesa in ordine di marcia 90 kg, comunque con la configurazione originale (molto simile al trial) non ci sono ostacoli che non sono affrontabili.
Modifiche che ho apportato per ora alla moto sono il settaggio delle forcelle, ho portato a +5 sia la compressione che il ritorno per rendere più scorrevole l'insieme, non ho mai toccato il fondo corsa mentre al posteriore dovrò precaricare di un giro la molla perchè in un paio di occasioni ho sentito il fine corsa.
Dato che il pedale del freno non ha l'altezza regolabile in ritorno ho limato il pedale ora risulta essere più alto e comodo da raggiungere specie in discesa, ultima cosa, ho ordinato il pignone con un dente in più.....poi ve la racconto.