dico la verità, quasi tutti gli sport mi piaciono, compreso il calcio. il problema è che nel calcio si è sviluppata una cultura indipendente dalla pratica sportività, fatta di manfrine, finzioni, scenate e sotterfugi ed è talmente radicata che se si va a vedere una partita di ragazzini di 10-12 anni, si noterà di come questi imitino i professionisti simulando falli non subiti, rotolando a terra morenti salvo poi rialzarsi e scattare in avanti a velocità doppia, buttando fuori la palla e alzando il braccio per dire "non sono stato io". tutto questo è indotto e mutuato dal calcio professionistico e fa male allo sport in generale e al calcio nello specifico, ma soprattuto fa male ai ragazzini. quando un portiere come buffon, recupera un pallone che ha palesemente superato la linea di goal (partita juve-milan) e dichiara limpido:" perchè dovevo dire che era goal?" non solo dimostra di non aver capito un tubo, ma fa un danno a se stesso e a migliaia di ragazzini che in lui vedono un modello da imitare. il calcio non è negativo in assoluto, ma è l'esempio di come un'atttività sportiva "deviata" possa sviluppare una sottocultura negativa che caratterizza lo sport a tutti i livelli. per intenderci, analogamente potremmo dire del ciclismo...