Negli ultimi tempi mi ha fatto piacere vedere che lentamente, ma in modo irreversibile, tanti fuoristradisti, forse anche spinti dai numerosi divieti, stanno facendo un esame di
coscienza. Infatti, si sono resi conto che così non è più possibile andare avanti, oltre a lottare per chiedere nuove aree autorizzate occorre anche che le moto diventino più "civili".
In questo contesto, dal 2012 anche mamma KTM ha finalmente sdoganato una moto da Free Ride, questa casa sempre attenta ai desideri dei suoi clienti e all'andamento del marketing ha pensato
bene di entrare nel campo delle moto non da gara.
Sino ad oggi nel fuoristrada motociclistico le moto per girare o sono da enduro o sono da trial e, guarda caso, le moto da enduro e da trial che troviamo in commercio sono moto racing,
ovvero mezzi preparati per grandi prestazioni e negli ultimi anni rese sufficientemente godibili anche da un pubblico abbastanza eterogeneo, però non sono mezzi da "passeggio", il meglio lo danno
ad esempio, se si va a velocità elevata nell'enduro, oppure nel trial se si fanno evoluzioni impegnative. Tant'è che noi fruitori ne sfruttiamo ben poco del potenziale di questi mezzi.
Visto che la scelta era questa è naturale che gli utilizzatori si siano identificati in una specialità piuttosto che nell'altra.
Con uno scenario dove l'hanno sempre fatta fa padrone le moto da competizione occorreva cercare di adeguarsi il più possibile alle caratteristiche dei mezzi, però troppe volte in mulattiera enduristi della domenica li ho sentiti lamentarsi del peso, dell'altezza, della potenza della moto, però dato che le moto erano così, guai ad ammettere con i compagni di
merende che ci si sentiva un po fuori luogo, sarebbero diventati degli zimbelli o peggio tacciati di essere delle donnicciole perchè l'endurista deve essere un duro.
Quindi o si era di destra o di sinistra, giusto per fare delle analogie politiche ma......chi ha detto che la moto, magari in montagna, deve essere di tipo A piuttosto che che B.
Perchè dobbiamo identificarci per forza in questi contesti, solo perchè esistono? Il fatto che ora arriveranno altre tipologie di moto già differenti tra loro e che si pongono a
metà strada tra l'enduro e il trial, mi fa immensamente piacere.
La possibilità di poter avere una moto che non sia necessariamente da competizione ma comunque performante per i percorsi difficili permette di allargare le possibilità
di scelta ed apre le menti a nuove frontiere.
Mi rilassa pensare di dover partire per una nuova avventura sapendo di poter salire su un mezzo amichevole, ma che all'occorrenza sappia dare quelle prestazioni necessarie per
superare tratti impegnativi come anche saper di essere sufficientemente comodo e stabile per percorrere decine di km in sterrate che farebbero rabbrividire una moto da trial.
Quindi ben vengano le FreeRide, le T-Ride e la Explorer.