simbiosi, conoscenza.... il fatto è che è proprio la meccanica, ed il rapporto con essa, che sta facendo la differenza. La meccanica oggi si nota sempre di meno, nelle moto, pare quasi una scomoda necessità, qualcosa che va sopportata. Eppure è quella cosa che collegata al nostro cervello, tramile polsi e caviglie ci rende il Centauro, un tutt'uno che può sfidare l'inferno, e a volte ci va, e non sempre ritorna.
Io so che la Ducati non è la migliore delle moto. E allora perchè mi dà emozioni lei e non altre? Perché Ducati la meccanica te la fa vedere, sentire, perfino annusare.
Comparereste davvero il fascino del tintinnio della frizione a secco con il silenzio assoluto di una qualsiasi in bagno d'olio? Chi altri ti offre quel volo di colibrì che è il frullo del Desmo quando entra in coppia? E il rumore avido della cassa filtro? E' il rumore della meccanica. Quella cosa è viva e ne senti le parti che scorrono tra loro, senti fluire l'olio negli interstizi, la benzina che attraversa i corpi farfallati assieme all'aria, fino allo scoppio che ti spara in avanti.
Se non senti quelle cose come fai ad amare una moto? Se non ti emoziona il ruggito di una scalata secca, se non ti strappa un sorriso soddisfatto la perfezione del ritmo scandito dalle valvole della tua moto, che accidenti ci fai seduto lì sopra? Non è lo sporcarsi le mani, è il sapere che cosa accidenti è una moto, per goderne le singole aprticolarità che ne determinano il carattere, che sta venendo meno, scompare e ci lascia come quei pescatori che nei mari hanno visto le onde schiumare, i delfini saltare, ed ora vedono solo i diportisti che fanno il bagno.
Non so, mi chiedo perfino se ho uno spirito eccessivamente elitario (leggi: cagone) ma forse è questo, il motivo per cui amo la Ducati contro la logica. Le jappe quelle cose è un pezzo, che non le trasmettono più. Sono barche da diporto.