Ieri sera io e Ilario abbiamo presenziato alla manifestazione dove veniva presentato il risultato della lunga opera dei ragazzi del Valli del Canavese che hanno avuto un giusto tributo di riconoscimenti da parte di tutti i partecipanti alla presentazione del
"Comprensorio Trialistico Valli del Canavese e di Lanzo".
Il lavoro di queste persone ha portato ad ottenere il permesso al transito nei sentieri da ben 16 comuni con l'obbiettivo di arrivare a 20.
E' stata una brillante gestione delle relazioni con le autorità e gli enti, di organizzazione di eventi e di lavoro duro lungo i sentieri per la manutenzione e tanto altro ancora.
A presenziare alla conferenza stampa c'erano anche le massime autorità della FMI: dal presidente Sesti, al coordinatore nazionale trial Giulio Mauri, il responsabile FMI del Piemonte, al coordinatore tecnico trial Andrea Buschi ecc.,
persone che hanno testimoniato dando i giusti riconoscimenti al Motoclub Valli del Canavese, quest'ultimo ha realizzato questo progetto da solo con le proprie forze.
E' stato interessante il contraddittorio che c'è stato tra il presidente Sesti ed un alto esponente del CAI della regione Piemonte che ha ammesso che le moto da trial sono
sicuramente più compatibili con l'ambiente (detto tra i denti), è stato poi particolarmente duro invece con gli enduristi.
Sesti da responsabile di tutte le discipline motociclistiche ha parlato di come la FMI si stia muovendo affinchè tutte le specialità possano avere i percorsi autorizzati, se da un
lato è da comprendere la linea del presidente dall'altro è evidente che solo il trial/motoalpinismo è quello che impatta in forma minore sia sul territorio che sui fruitori della montagna e quindi l'unico oggi che può ambire a qualche risultato.
In questo momento, personalmente, anche se amo l'enduro penso che se dobbiamo lavorare per ottenere aree autorizzate lo dobbiamo fare per le moto da trial.
Le testimonianze del sindaco di Alpette e del sindaco di Borgiallo sono state esaustive ed entusiastiche, dopo aver vinto la iniziale diffidenza hanno poi collaborato
fattivamente con le persone del Valli del Canavese diventando veri e propri partner sul territorio.
Entrambi hanno più volte sottolineato quanto siano compatibili le moto da trial con l'ambiente e con la popolazione, certamente il tutto deve essere gestito da persone
serie ed affidabili perchè basta veramente poco per mandare all'aria il lavoro di mesi e mesi.
Noi tutti ed in particolar modo i motoclub dovremmo prendere ad esempio questo sodalizio che ha creato un precedente di sicuro riferimento.
Lamberto


