oggi leggo che "sta perdendo le speranze". Posso accettare che la Ducati sia difficile da mettere a punto, che i tecnici fatichino loro stessi a trovare soluzioni, ma che un professionista col citato palmares, la sua professionalità, la sua capacità comunicativa, se la prenda a scaricabarile quando è stato chiamato a fare da traino di una squadra messa interamente a sua disposizione senza discutere, e che si trovi attualmente in pole delle CRT dopo due anni di lavoro, questo mi risulta indigesto. Si può essere Rossiani quanto si vuole, ma il campione scritto nei libri non c'è più.