l'ho desiderata sin da quando avevo 12 anni o giù di lì. E' anche uno dei miei sogni, ma lo lascerò nel cassetto, troppe priorità

Iniziamo a dire che costicchiano, esemplari ben restaurati li ho visti anche a 7000 neuri.
350 prima di tutto per la affidabilità. Tieni però presente che mi affido al tam-tam riportato, e non a esperienza diretta.
I ricambi sono abbastanza reperibili e il loro costo è ancora accettabile, se teniamo conto che si tratta di un pezzo degi inizi anni '70.
ha il fascino del tempo, col suo manubrio largo, il serbatoio colore+cromatura, romanticismi come il filtro aria a paglietta, che si lava con un po' di benzina, e il Dell'Orto con le colature di benza rossa. Il contattone sul faro CEV che fa uno scatto da innesto industriale....da magone.
La messa in moto è da imparare, non è che sia impossibile. Sempre usare l'alzavalvole, e poi basta cercare il PMS e sparare il calcio con gran decisione e senza incertezze. Come per tute le altre del periodo, infatti, è quella esitazione, o titubanza, che ha riempito i reparti di ortopedia.
E come le coetanee, ovviamente ha la fase da sistemare spesso, vibra e va fatta scaldare per bene altrimenti apriti cielo.
Ma 13o chili per la tecnologia di allora possono ben essere tuttoggi un riferimento, ora che una scrambler deve pesare almeno 190 chili

Tutto Ducati il rombo, la distribuzione a coppie coniche. Italianissimo il cambio, a destra con prima in alto. Dovrai abituarti a non scalare col freno

perchè se a salire la cosa è intuitiva, l'istinto porta a usare il piedino sinistro per scendere di marcia.
In sostanza ti invidio, ma in modo buono. Facci sapere come procede la caccia
