Ma anche il fatto di non vederne una ogni 3 chilometri a qualcuno piace.
Per inciso, lavori in piccola serie non si fanno in catena. Ducati per esempio ha ancora "il carrello". E i giappi sono andati a studiarglielo, non a riderci sopra.
Perchè il loro kaizen non è applicabile se non per il just-in-time. E col kaizen nasce l'eccellenza, non il massificato.
la flessibilità che ne consegue è a tutto vantaggio dell'utenza: infatti, questo sistema di produzione prevede delle retroazioni, portate a compimento da una figura professionale che abbraccia le funzioni Qualità, Produzione e Rete vendita e che fa da coordinatore tra le stesse, adattando quindi la produzione alle esigenze reali del mercato in tempo reale. Questo avviene con riunioni quotidiane che si tengono di prima mattina e che cercano di sviscerare i problemi rilevati da operatori e tecnici cercando di eliminarli. Ma la qualità viene perseguita anche con mezzi decisamente più sofisticati. Un esempio tra tutti: gli avvitatori pneumatici con rilevatore di coppia, collegati in rete con l’Ufficio Qualità: l’operatore non deve tenere sotto controllo il valore della coppia di serraggio, perché l’avvitatore è già tarato su valori predeterminati di coppia e di angolo. Se per qualsiasi motivo i parametri di coppia e angolo non vengono raggiunti, l’avvitatore si blocca e non può essere utilizzato, se non previo sbloccaggio di un tecnico della qualità. In più i valori dei serraggi vengono trasmessi in rete ai computer della Qualità che li abbinano al componente (su fogli di tracciabilità): in questo modo si monitorano nel dettaglio le fasi di montaggio più delicate e cioè quelle riservate ai componenti di sicurezza.
Pensate che con questo sistema, comunicando all’azienda il numero di telaio della vostra moto è possibile risalire a quale motore è stato abbinato. Risalendo la catena, si possono conoscere, ad esempio, i valori di serraggio delle teste di biella, opzione utile nel caso di difettosità.
Invece, la produzione “tradizionale”, oltre ad essere grandemente penalizzante in tempi come questi, ha altri svantaggi notevoli: solo per fare un esempio le previsioni possono essere imprecise per eccesso o per difetto, e in più, l’ufficio programmazione-produzione deve ordinare il materiale necessario all’allestimento delle moto in forma di lotti, e questo può comportare della sovraproduzione di alcuni componenti destinati al montaggio. O ad acquisti non ben dimensionati, con le conseguenze che un surplus in giacenza ha sulle piccole economie delle aziende italiane, è improponibile oltre che anacronistico.
La produzione a lotti è scarsamente flessibile nel rispondere alle richieste della rete di vendita e richiede grandi superfici destinate a magazzino.
Tutto ciò va evitato il più possibile perché rappresenta inefficienze, ovvero all’atto pratico, maggiori costi o minori ricavi. Dato che la linea di produzione è il luogo (o meglio, uno dei luoghi) che produce valore per l’azienda, le inefficienze devono essere ridotte al minimo per poter destinare una parte della ricchezza prodotta agli investimenti, alla ricerca e sviluppo e quindi al miglioramento del prodotto oltre che… al pagamento degli stipendi! Tutto ciò che “avanza” è profitto, ma di questo sono contenti soprattutto gli azionisti! A noi basta che questo ci permetta di comprare qualcosa che nei mercatoni non troverai mai!