Oggi giro in solitario sul monte dove da ragazzino andavo col motorino, poi ho iniziato a scoprirlo con la mtb ed infine ci son andato con moto da alpinismo.
Quando giri da solo, se ti fermi nel bosco, senti solo il rumore “sinistro” del silenzio.
Se alzi lo sguardo sembri prigioniero degli alberi

Ma girando da solo sei tu che decidi ogni cosa, ogni pausa ed ogni ritmo è dettato dai tuoi tempi
L'andatura è più lenta, devi anche stare più attento, se succede qualcosa puoi contare solo su te stesso...ed ogni scelta deve essere ponderata.
A sorpresa scopro che i funghi che non erano nati in estate stanno spuntando ora!



...non sono l'unico utente del monte, questi stanno quasi atterrando dopo essermi partiti sopra la testa


...ritrovo quei sentieri che da molto non percorrevo e riviverli è una piacevole sensazione!

Provo a scendere per un tratto che avevo percorso solamente in salita. È piovuto molto nei due giorni precedenti ed il fondo è spesso viscido. Ad un certo punto rivivo la mia situazione di panico: il ribaltamento in avanti! ...riesco a rimediare allungando la gamba destra, ma rimango bloccato in uno scomodo surplace: la leva del freno anteriore rimane bloccata incastrata nella ginocchiera!

Provateci voi se ne siete capaci?

Vado poi a prendere la mulattiera che prediligo

: non è complicata e nemmeno troppo impegnativa, ma è sul dorso della collina e bisogna tenere un bel ritmo con qualche bel gradino, tornantini belli stretti e qualche strappo da fare trattenendo il fiato...e poi il panorama vale lo sforzo:

...a guardare verso la vetta invece mi aspetta un bel nebbione

...proseguo tutto d'un fiato, il fondo è spesso scivoloso, ma il feeling con la Cota ormai è bello caldo e arrivare in cima non ha prezzo


La strada del rientro è tutta discesa, ma non è banale: il fondo viscido e qualche pozzanghera piena anche fino a 40cm mi tengono bello sveglio!
...mi fermo anche per portare a casa qualche funghetto: non si vive di sola moto! sm400