Gli uomini e il loro pensiero > Filosofia motoalpinistica
La giusta concentrazione
kappa:
Per quel gradino però bastava metterci una pietra sotto come invito, mi sembra che intorno i sassi non mancavano.
menca:
--- Citazione da: kappa - 28 Novembre 2011, 22:34:52 ---Per quel gradino però bastava metterci una pietra sotto come invito, mi sembra che intorno i sassi non mancavano.
--- Termina citazione ---
Hai ragione Kappa!!
Dal filmato non si vede bene, ma sono tre gradini, poi se metti l'invito non c'è più divertimento!! sm444
kappa:
--- Citazione da: menca - 28 Novembre 2011, 22:53:52 ---Dal filmato non si vede bene, ma sono tre gradini, poi se metti l'invito non c'è più divertimento!! sm444
--- Termina citazione ---
Certamente oltre alla difficoltà oggettiva dell'ostacolo va sempre valutato anche quello che c'è prima e che determina
la condizione di trazione; di equilibrio, e magari anche psicologica con la quale lo affronti.
(Io dovevo nascere in Scozia e fare il trialista) sm470
gianni:
...bell'argomento questo! sm419
Effettivamente ci son giorni in cui tutto sembra più "possibile" di altri.
Alle volte si "sente" di più la tensione dell'evento...e subentra l'ansia da prestazione!
Specialmente se si percorre un nuovo sentiero dove altri più capaci ci accompagnano... sm414
Altro problema è un certo periodo di inattività...o più facilmente ai primi umidi autunnali: viscido e fogliame a terra non agevolano affatto la giusta "confidenza" con l'attrezzo (moto) ...e sembra di non esser più capaci a far nulla! sm443
barbablu:
aggiungerei anche se il sentiero viene fatto in un verso o nell'altro seppur lo stesso percorso cambia enormemente quasi come si foose in ambiente diverso
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