Dopo il giro in montagna di oggi, volevo fare alcune riflessioni ad "alta voce" che riguardano la pratica del motoalpinismo, praticato soprattutto con le moto da trial, ma il concetto che voglio esprimere va' benissimo anche per chi in montagna ci gira con l'enduro, volevo sottolineare che se il giro non ha delle difficolta', anche diciamo cosi' "estreme", non ci si diverte!
D'accordo che in moto si va' anche per stare in mezzo alla natura, per disintossicarsi dal lavoro e dalla routine quotidiana, per rilassarsi o semplicemente per il puro piacere di usare la moto, ma se nel giro c'e' una parte un po' piu' ostica o qualche passaggio veramente impegnativo da superare, si gode molto di piu'!
La parola trial in inglese significa prova, e visto che il motoalpinismo per me e' una continua zona quasi ininterrotta da superare nel migliore dei modi, magari anche mettendo piedi a terra il meno possibile, ecco che il maggiore gusto e divertimento salta fuori proprio in quei passaggi, fondamentale e' anche la compagnia con cui si esce, allora il giro in moto diventa anche una sfida tra amici, credo che tutto questo sia il "succo" o l' "estratto" migliore per passare una giornata in moto!
Diciamo che il bello e' che una moto da trial, sui sentieri, diventa quasi innarrestabile, e se si ferma non e' di certo per colpa sua... ed e' una sfida continua a cercare sempre nuovi sentieri e nuovi percorsi, in definitiva se non ci si cerca della "grane" che gusto c'e'?
