...cinque pagine di commenti fanno capire che il problema 'targa in fuoristrada' e sentito e che nel nostro piccolo cerchiamo di risolverlo... meno male che anche il CAI, almeno in Piemonte, cerca una soluzione...
AL CONSIGLIO REGIONALE DELLA REGIONE PIEMONTE
Petizione ai sensi dell’art. 63 Statuto Regionale
Ill.mo Signor Presidente del Consiglio regionale I sottoscritti soci del Club alpino italiano
considerato che
- l’ambiente alpino è un ambiente splendido ma estremamente fragile;
- la frequentazione escursionistica della montagna nelle sue varie declinazioni (alpinismo, sci-alpi¬nismo, trekking, ciclismo) è divenuta sempre più consistente al punto da essere un tassello fon¬¬damentale nell’offerta turistica (tanto che il codice del turismo del 2011 definisce i rifugi al¬pini ed attribuisce al Governo il compito di dare indicazioni al CAI nell’ottica di creare efficienti si¬¬nergie) ed importante volano dello sviluppo economico delle terre alte;
- la convivenza di pedoni e ciclisti e motociclisti su sentieri, mulattiere e tratturi è difficilmente pra¬ticabile, se non impossibile: le dimensioni ridotte di tali percorsi a fondo naturale non per¬met¬tono l’utilizzo contemporaneo da parte delle due categorie di fruitori, con la conseguenza che lad¬dove si permettesse la circolazione dei mezzi motorizzati a scopo ludico, ricreativo e sportivo su¬gli itinerari summenzionati, essi sarebbero abbandonati dai pedoni e dai ciclisti con il rischio di un gravissimo pregiudizio economico, posto che ultimi sono in numero di gran lunga mag¬gio¬re rispetto ai motociclisti;
- la circolazione dei mezzi motorizzati sulle strade a fondo naturale impatta profondamente sull’ambiente naturale e sull’ecosistema e, se resa possibile, imporrebbe agli enti gestori di esse di attivarsi per posizionare la segnaletica e garantire idonee condizioni di sicurezza, con il rischio di responsabilità per danni laddove tali interventi manchino ed abbiano luogo sinistri;
- sotto il profilo giuridico il Codice della Strada non autorizza la circolazione delle moto sui sentieri. L’art. 2 di esso definisce «strada» l'area ad uso pubblico destinata alla circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali. Ai sensi del successivo art. 3, sentiero o mulattiera o tratturo è la strada a fondo naturale formatasi per effetto del passaggio di pedoni o di animali. La qualifica in termini di strada del sentiero non implica che i mezzi motorizzati possano circolare su di esso: per il Codice della Strada è strada anche l’autostrada dove è pacifico il divieto di circolazione ai pedoni; è strada anche l’itinerario ciclopedonale, espressamente destinato prevalentemente alla percorrenza pedonale e ciclabile e caratterizzato da una sicurezza intrinseca a tutela dell'utenza debole;
- la disciplina della fruizione sportiva, ricreativa, culturale, ludica delle strade a fondo naturale, in quanto materia turistica è sicuramente riservata alla competenza legislativa regionale in quanto materia turistica.
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Alla luce di quanto illustrato, i sottoscritti presentano una petizione ai sensi dell’art. 63 Statuto Regione Piemonte chiedendo che il Consiglio Regionale Piemontese adotti adeguati provvedimenti legislativi volti a vietare la circolazione dei mezzi motorizzati di qualsivoglia tipo per fini ludici, ricreativi e sportivi sui sentieri, sulle mulattiere e sui tratturi in ogni periodo dell’anno.
Con osservanza I sottoscritti:
COGNOME E NOME LUOGO E DATA INDIRIZZO, CAP, e COMUNE
N. (scrivere in stampatello) DI NASCITA nelle cui liste elettorali si è iscritti FIRMA