Come si sono comprate le Aprilia?Certo che con quei piloti del Nord-Est, le moto non possono fare miracoli..... 
Appena rientrato. Dolorini sparsi sfusi e a pacchetti. Prima di tutto, i due apriliati nordestari ringraziano il kappa per la pazienza che LUI ha dimostrato portandosi dietro un relitto umano. Lui è troppo nobile dentro per darci peso, ma a me preme precisare che nella prima giornata è riuscito a mettermi a cottura nel giro di un'ora. In compenso, ho capito bene due cose: che l'Aprilia, in mano a un cadavere ambulante rimane solo una dichiarazione d'intenti. E che sarà meglio che la tenga per giri come quelli della seconda giornata, andandomi a cercare una moto da prepensionamento per tutto il resto.
Non ancora una trial, ma qualcosa che ci avvicini.

Questo almeno è stato il mio convincimento partendo dal campo base. Quando sono artrivato invece il proposito, fermo e implacabile, è quello di comprarmi una bicicletta col quale aggiungermi alle migliaia di scassaminchia che già ci sono, ma che almeno mi darà un fiato decoroso se non, ormai, decente.
Che dire, il kappa -con la sua competenza totale nel territorio- ci ha offerto un repertorio completo al quale mancava solo la sabbia di Lommel. Dal rampone a pietroni piantati al ghiaino smosso (terrore personale), dalla discesa a gradoni e crepacci fino al percorso monotraccia. E ovviamente, anche una bella caldera di melma che le mie braccia non hanno saputo evitare, ignorando l'ordine del neurone anebbiato.
Posti belli da commuovere sia come percorsi (impegnativi spesso ma mai impossibili anche alle bastarde) sia per quel che si vedeva intorno, sole, temperatura mitissima, cibo ottimo e vino superbo. Una compagnia che raramente capita nella vita (grazie anche al prezioso Andrea ed alla sua motosega rombante, gran quarto di litro, altro che balle! E ben condotta).
Ora me ne vado a letto, sperando che le cosce messe distese non urlino ancora vendetta.....
