
Buongiorno a tutti , da ex trialista mi sono sentito in dovere di dire la mia opinione in merito alla TRANS-AMA . Il mio nick Name .. "eromeccanico" non è casuale , infatti lo ero proprio durante la realizzazione della trans-ama , ho lavorato e partecipato ,con il costruttore( non trans -ama) della stessa per diversi anni. dopo la stagione agonistica del 1978 ,dove andrè Maltry fu-1° classificato al TROFEO FMI TRIAL JUNIOR Maltry ( Purtroppo prematuramente scomparso) a "cavallo" di una swm con motore rotax.fu realizzato Il primo prototipo Trans-ama, molto evoluto per lìepoca, un monotubo in cromo molibdeno a culla aperta, solo sottocoppa in alluminio e motore conbaricentro molto alto (hiro sammy miller modificato). questa moto grazie al perno "eccentrico" del forcellone poteva modificare il suo interasse, assumendo all'occorrenza la lunghezza di MONTESA, BULTACO, e OSSA, il serbatoio messo sotto il sedile alla stessa altezza del motore lo rendeva immune dalle frequenti forature che solitamente si avevano nei comuni serbatoi in resina di montesa.
Molti frequenti problemi alla carburazione dovuti alla pressione atmosferica in particolari situazioni di altitudine venivano ridotti da un afflusso stabile e continuo di carburante , grazie ad una pompa a membrana azionata da un condotto di depressione in corrispondenza di un travaso del cilindro. L'attraversamento di guadi, risultava più sicuro grazie al filtro dell'aria all'altezza del faro anteriore(sotto al manubrio) in testa al monotubo del telaio, questo evitava aspirazioni accidentali di acqua dal carburatore. Il congego montato ai 3/4 del forcellone permetteva di scaricare la "trazione" su di esso e non direttamente alla ruota , ottenedo così una moto che stava Più a terra( non si impennava di scatto). Il telaio in cromomolibdeno purtroppo era comunque grezzo e pesante,(anche se piu leggero di tutte le altre) ma purtroppo all'epoca saldare l'alluminio era ancora complicato. Tutto il progetto è Stato realizzato da WERNER LUDVIG MALTRY, ingegnere svizzero di Zurigo padre di Andrè, renè e marcel Maltry, nell'officina meccanica di Castiglioncello (LI). Purtroppo anche werner ci ha lasciati, ma ci tengo a scrivere queste righe in onore di una delle "MENTI" del trial Italiano. Sono fiero di avere lavorato con lui, e di avere acquisito parte della sua conoscenza , Grazie WERNER LUDVIG MALTRY.
http://www.motohistorica.ch/mhmk3_1/03_content.html,