Dopo avere visto alcuni santi nuovi che non sono ancora sul calendario, ma la procedura di santificazione e' gia' avviata.... sm405 , nell'ultima Mulatrial di Prascorsano di domenica scorsa, bisogna fare alcune considerazioni sulla guida da adottare in quelle manifestazioni, dove la resistenza fisica, almeno la mia..., e' messa a dura prova dalla lunghezza del percorso, nel caso della Transculinaria erano piu' di 50 Km. di sentieri e mulattiere veramente toste, soprattutto perche' le recenti precipitazioni avevano reso il terreno viscidissimo e il trovare l'aderenza necessaria per salire e anche per non "stamparsi" contro una pianta in discesa non era una cosa tanto facile!
Affidarsi soltanto allo sgonfiaggio delle gomme non e' molto consigliabile perche' si corre il rischio di tagliare il copertone sui fianchi, meglio non scendere sotto i 0,35 Bar per il copertone posteriore, anche se so' benissimo che durante le gare di trial sul bagnato si arriva tranquillamente a 0,20 Bar, ma poi se si taglia il copertone si rischia di compromettere tutta la giornata oppure di perdere parecchio tempo nel tentativo di aggiustare la gomma!
Quindi, a parte i piloti che sono abituati a ben altre difficolta' rispetto a quelle che si possono trovare sui viottoli di montagna, per i comuni mortali e' fondamentale avere un minimo di preparazione fisica che non sia quella di alzare le forchette a tavola, come faccio io....

, in quanto l'andare in moto per sentieri impegnativi per almeno sei o sette ore come durante una mulatrial non capita sovente, i giri "classici" sono in genere molto piu' brevi, si va' in moto per tre o quattro ore in un pomeriggio, non di piu', quindi la maggioranza dei "mulatrialisti" non e' "temprata" per digerire una intera giornata di motoalpinismo "tosto", ancora piu' impegnativo se le condizioni sono di terreno viscido, in quel caso si fatica il triplo, perche' anche se la moto da trial e' un peso piuma, a volte tocca spingere.... sm404 Anche chi partecipa alla gare di trial sostiene che nelle competizioni lo sforzo e' piu' diluito, i trasferimenti "vecchio stile" sono quasi spariti e tra una zona e l'altra si ha il tempo di rifiatare e di riprendersi, in una mulatrial lunga ed impegnativa lo sforzo e' molto piu' costante e piu' facile finire la benzina, ma non quella della moto...
Nel caso molto probabile che non si conoscano i sentieri, e' fondamentale la velocita' di "interpretazione" delle difficolta' che si presentano lungo il percorso, non e' come nelle gare di trial dove si puo' andare a piedi ad ispezionare la zona, nelle mulatrial, dopo la curva ci puo' essere di tutto, compreso il salitone da quarta piena, in quel caso non ci si puo' far cogliere impreparati, quelli bravi, non io...

, sanno sempre o quasi anticipare la difficolta', diversamente bisogna prepararsi a spingere, oppure a tornare indietro e riprovare, ma la cosa non e' sempre fattibile!Ho visto passare quelli "bravi", loro in genere i salitoni li "sorvolavano" ad un metro e mezzo da terra e non sto' scherzando....

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