Partiamo dal davanti o dalla coda?
Davanti, dai. Guarda quei bastoni di ferro attaccati alla ruota. Trascuriamo lo spessore ed il materiale. Dentro hai idea di che differenza ci sia? Cartucce aperte o chiuse, registri e passaggi fluido contro una molla e delle lamelle.
E l'impianto frenante? Qui neanche mi dilungo.
Il motore è a 4 tempi ed eroga una potenza quasi doppia dell'altro, 2 tempi, a parità di cilindrata. E' inserito in un telaio in alluminio pressofuso anziché in tubi al CR-MO saldati. Le tolleranze sono in termini di centesimi dove non in millesimi. Perfino i lubrificanti si sono adattati, tramite la ricerca, alle nuove necessità.
La ruota posteriore fa lavorare un mono anche lui estremamente complesso rispetto all'altro, regolazione micrometrica sia alle alte che basse velocità di lavoro e tutto questo garantendo una durata superiore alle quattro giornate di lavoro intensivo.
L'assieme attribuisce una ergonomia ed una gestibilità esponenzialmente superiori, e quindi la possibilità di andare più veloci in ogni condizione e da parte di qualsiasi pilota. Ma anche di farlo in modo più sicuro.
Poi se dobbiamo contestare che entrambe hanno un manubrio, due ruote, una sella ed un serbatoio dobbiamo partire dal presupposto che si tratta comunque di una moto.

Insomma quel che dicevo prima, è "dentro" che si sono fatti passi da gigante. A partire dalle competizioni per poi trasmettere il know-how a vantaggio dell'amatore.
E per inciso quella è una moto privata "fatta alla Parker", in vendita non so più dove.