
Grazie alla S.R.G MOTORCYCLES srl, importatore della Vertigo per l’Italia, ho avuto la possibilità di provare una preserie della nuova Vertigo Linco 125 che sarà presso i concessionari tra alcune settimane, mentre, prima dell’estate, arriverà la versione da 200 cc..
Alcuni particolari sono in fase di perfezionamento comunque in generale la moto è a punto.
La Linco 125 entra sul mercato in diretta concorrenza con la Alp 200 con la quale condivide la destinazione d’uso e il prezzo di vendita.
Vediamo come si presenta questa moto a mio avviso intelligente perché tuttofare e dai bassi costi di gestione, sul mercato mancano questo tipo moto che potenzialmente potrebbero avere un buona diffusione.
Esteticamente è simpatica e moderna, risulta essere ben costruita in rapporto al prezzo di vendita (si parla di 4.950 €), la sella è comoda senza essere troppo morbida permette ore ore di guida a dispetto di tante realizzazioni della concorrenza che ti spaccano il fondo schiena dopo poche decine di km e non sto parlando di moto da enduro specialistiche, una sella da riferimento!
Il manubrio è largo e permette un buon controllo del mezzo sia da seduti che in piedi.
La Linco è leggera da guidare sia nel traffico cittadino che in montagna, ha un interasse corto e rispetto alla Scorpa T-Ride è più svelta per contro nei percorsi enduro con una velocità media sui sassi piantati va tenuta.
Passando al reparto sospensioni in prima battuta ero rimasto perplesso data la durezza e la scorrevolezza della forcella, poi andando, scaldandosi l’olio la forcella ha cominciato a lavorare decorosamente, inoltre occorre tenere presente che la moto mi è stata consegnata con appena 45 km. Comunque rispetto alle sospensioni delle Alp 200 e 4.0 c’è una differenza sensibile.
Inoltre bisogna pensare che la moto viene venduta omologata per due persone ed anche questo incide sulla taratura delle unità elastiche.
Nella versione da 200 cc che uscirà a metà 2024 oltre al motore di maggiore cubatura e il raffredamento ad acqua (in foto si vede già la griglia di protezione per il radiatore), verranno montate anche sospensioni di migliore qualità.
Passiamo al motore, è una unità super collaudata e robustissima, ha un cambio eccellente a 5 marce, corsa della leva corta e morbida, la folle si trova facilmente.
Premendo il pulsante di accensione il motore parte immediatamente senza esitazioni anche a freddo, la meccanica è silenziosa.
Il cambio è ovviamente rapportato corto comunque i 70/80 km/h si possono tenere nei trasferimenti.
La potenza è poca e onestamente non mi aspettavo di più da un 125 4T, il consumo di carburante è ridottissimo.
Il reparto freni vede dei dischi generosamente dimensionati il freno davanti è poco efficace e spugnoso, penso che la mancanza di mordente sia anche in parte imputabile alla durezza delle pasticche, il freno posteriore è privo di critiche.
Vediamo il comportamento in base alle varie situazioni d’uso.
In città: è un buon commuter urbano, leggera e maneggevole è l’ideale per sgattaiolare tra le auto in coda e per salire sui marciapiedi, nelle tangenziali conviene stare tranquilli per la ridotta velocità e la lentezza nei sorpassi d’altronde non è fatta per questo.
Enduro: date le qualità di telaio e ciclistica la Linco permette di percorrere anche tratti di enduro impegnativo a patto di non esagerare con l’andatura perché anche se le sospensioni sono tarate sul duro la loro escursione è ridotta.
Guidare in souplesse è la condizione migliore.
Motoalpinismo: qui la Linco è più in difficoltà per la limitata potenza del motore e le sospensioni dure.
Ovviamente parlo di motoalpinismo a tutto tondo compresi tratti impegnativi come lunghe rampe, mulattiere in salita con sassi smossi, gradini ecc.
In questo tipo di percorsi, a meno di avere la possibilità di rincorsa, occorre guidare in prima e tutto in trazione, e, data la lentezza dell’andatura, le sospensioni rispondono in modo secco soprattutto il posteriore.
Mettendo la seconda e superando i 15 km/h la velocità fa si che le sospensioni assorbano meglio gli ostacoli.
Conclusione: pur essendo una moto minimalista a mio avviso si possono affrontare uscite su sterrato da oltre 200 km senza affaticarsi e godendosi il panorama.
Come detto sopra anche le uscite in enduro posso essere affrontate solo a patto di avere una andatura moderata. Per il motoalpinismo è efficace ma dipende dal tipo di percorso, certamente la versione da 200 cc più potente e con sospensioni migliori sarà all’altezza dei tratti più impegnativi.
Ho poche informazioni tecniche da dare in quanto non ho al momento una scheda tecnica, posso dire che il peso a mia impressione dovrebbe aggirarsi tra i 110/120 kg mentre il serbatoio contiene poco meno di 5 litri.
La Linco viene prodotta parte in Cina e parte poi viene completata presso lo stabilimento spagnolo della Vertigo.
Oltre alla versione provata c’è anche la versione dotata di pneumatici stradali.





















Insomma....una bella motoretta!!
KTM!!
KTM!!!!!La vedi questa sella funziona!


Non parlo delle tue racing, ma delle 390 Adventure e della 890 Adventure che, nonostante avessi preso le selle in gel (Powerparts) erano scomodissime.
La sella della Linco è ben tagliata ed ha una imbottitura perfetta, rigida e morbida al punto giusto che potrebbe essere benissimo montata anche su una racing.
Quindi contatta il fornitore della Vertigo.