In pratica montano una spia che avverte se la spia si rompe!

Non direi proprio... dopo aver inventato la ruota, all'umanità qualcos'altro è successo sm_lau
Il sensore dialoga con la centralina che a sua volta manda istruzioni per la lubrificazione: a un certo livello di pressione, si apre un circuito agggiuntivo che aumenta la lubrificazione attingendo al serbatoio di riserva tra i convogliatori. In mancanza, la cervellotica si setta su un parametro intermedio cosiddetto "di emergenza".
Lo stesso avviene per il sensore aria e per quello di umidità, ove presente.
Stasera mi studio il modo di rancare via il sensore, e vedo se sono stati fatti accorgimenti per avere il consenso dalla centralina.
Un pezzo in più significa evoluzione.

Senza di essa saremmo tutti concordi: alpinismo si, ma a piedi scalzi e via andare

La lubrificazione del motore bicilindrico dell'Aprilia è molto particolare. E' ovviamente a carter secco ed è separata da quella della trasmissione. La pompa dell'olio a doppio stadio pesca il lubrificante dal fondo del propulsore, lo invia al serbatoio esterno installato dietro il cannotto del telaio e da qui lo riaspira per mandarlo in pressione nel manovellismo e nella parte alta della testa (albero a camme, bicchierini, bilanciere). Non perdetevi la possibilità di andare a guardare il fatto che i tubi che collegano la pompa con il serbatoio sono incassati, nel vero senso della parola, all'interno del carter sinistro del propulsore che copre il volano. Una chicca che solo in Italia :-*
In questo modo si ottiene la massima integrazione e, dunque, il contenimento delle dimensioni.