Se e quando hai una idea devi avere la capacita' economica di portarla a compimento,nel momento in cui ti rivolgi ad altri per
farti aiutare economicamete perdi immediatamente la possibilita' di gestirla e controllarla.
Ciao Claudio, capisco il tuo punto di vista, che "sulla carta" è anche corretto, ma è abbastanza legato ad un concetto di vecchia economia, che è cambiata in tempi di venture capital e start up. Forse è più corretto affermare "se cedi la maggioranza della tua azienda ad altri".
Sicuramente avere degli investitori, dei finanziatori, limita più o meno la capacità di libera gestione dell'azienda, ma non tanto per le ingerenze, piuttosto per le regole contrattuali che un investitore richiede nel momento che ci mette i soldi (e lo si può capire). La maggior parte degli investitori vuole metterci i soldi e vedere che si moltiplicano, di entrare nella gestione ne fa volentieri a meno, anche perchè di solito ha altro da fare (business proprio o altri tipi di investimento).
Ovvio che se chi deve gestire l'azienda non ne ha le capacità e/o non ottiene risultati, le ingerenze se le deve aspettare, fino alle massime conseguenze capitate ai vari Castiglioni, Norton, Aprilia e nel passato la Guzzi di De Tomaso, la Ducati statale etc. etc. Dove le competenze tecniche, sportive e di altro genere erano elevate ma quelle gestionali/amministrative non altrettanto.
Peraltro non c'è niente di nuovo, fin dagli albori della civiltà industriale, la Storia è piena di imprenditori, progettisti, "sognatori" che hanno avuto necessità di capitali per sviluppare i progetti.
Il buon Soichiro Honda ha necessitato di Takeo Fujisawa, però entrambi avevano le capacità, Honda di dar vita ai progetti, Fujisawa di trovare i soldi per realizzarli.
Alla fin dei conti nelle aziende (solitamente) comanda chi detiene la maggioranza delle quote e delle azioni, però deve essere in grado di farle funzionare, altrimenti gliele portano via o falliscono.