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Le moto per anziani

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Valchisun:
Il mio e' in concetto piu' filosofico, nel senso che e' cambiata la tipologia del motociclista, una volta il motociclista era piu' "romantico", brutto, sporco e cattivo, ma sapeva gestire un'intraversata improvvisa, adesso invece e' uno scooterista, prelevato dalla sella di un T-max e messo su una moto che e', esattamente, l'equivalente di un T-max, ma con le ruote da 17" o da 19", non esiste piu' la gavetta, si da in mano a dei parvenu delle astronavi da 160 cavalli, tanto c'e' l'elettronica, ma manca il motociclista. Ovviamente le case li accontentano, prossimamente metteranno anche due porte ed il tettuccio... :arar:

ilario:
Caro Val--nel mondo dei motori non c'e' nulla di razionale.
Stiamo assistendo alla produzione di "oggetti" che non hanno piu' nulla a che vedere con i mezzi che noi abbiamo conosciuto e
sperimentato quando eravamo piu' giovani.
Ormai ci avviciniamo ai 200 cv per le moto ed ai 3/400 per le auto e sono capaci di spacciarli per i mezzi piu' ecologici del mondo
perché li "caricano"di orpelli di ogni tipo per contenere l'inquinamento.
E' cambiato il mercato ed i produttori lo seguono(quelli che ci riescono) perché gli altri sono costretti a disputarsi coloro che la
moto la usano ma che non sono in grado economicamente di comperarla.

Bikerider:

--- Citazione da: Valchisun - 27 Aprile 2020, 11:02:49 ---Il mio e' in concetto piu' filosofico, nel senso che e' cambiata la tipologia del motociclista, una volta il motociclista era piu' "romantico", brutto, sporco e cattivo, ma sapeva gestire un'intraversata improvvisa, adesso invece e' uno scooterista, prelevato dalla sella di un T-max e messo su una moto che e', esattamente, l'equivalente di un T-max, ma con le ruote da 17" o da 19", non esiste piu' la gavetta, si da in mano a dei parvenu delle astronavi da 160 cavalli, tanto c'e' l'elettronica, ma manca il motociclista. Ovviamente le case li accontentano, prossimamente metteranno anche due porte ed il tettuccio... :arar:

--- Termina citazione ---

Tralasciamo la contraddizione, cioè che se i motociclisti sono sempre gli stessi, dovrebbero sapere gestire una derapata, semmai non ce la fanno perchè sono invecchiati e le moto pesano due volte e mezzo  :arar:

Però ti do atto che ci sono scooteristi che passano alla moto (e come detto nel passato, ben vengano, loro, quelli coi risvoltini, i tifosi di Rossi...fa bene al settore, anche se lo rende meno "puro") e questi sono abituati al comfort e praticità dello scooter, non mi sento di dargli torto.

Per il resto, era così anche per le auto, quando, per dire, necessitava la doppietta, era così quando sugli aerei, scomodi e rumorosi viaggiavano solo i ricchi, mentre ora (oddio, ora magari no  :hee20hee20hee:) ci viaggiano in tanti, a prezzi abbordabili e diverso comfort e via via. Sul vocabolario lo trovi sotto la voce "progresso", porta del bene nella maggior parte dei casi e spesso anche del male. Se scorri qualche pagina, alla "R" trovi "Reazionario" e ci dovrebbe essere la tua foto   :siga:

Valchisun:
Sara' che per me le moto, quelle vere, erano tutto tranne dei mezzi di trasporto, erano delle grandi dispensatrici di emozioni, erano piene di difetti, non frenavano, non tenevano nemmeno la strada piu' di tanto, ma erano da adrenalina pura, tipo queste:









erano moto inutili, consumavano come dei jet al decollo, erano anche piene di difetti, non stavano in strada e non frenavano, ma davano tanto gusto anche soltanto a guardarle da ferme, guidarle era una sfida, di sicuro i progettisti non avrebbero mai pensato a svasare i serbatoi per mettere la pancia del guidatore e per farti toccare agevolmente con i piedi a terra, ma la soddisfazione piu' grande era proprio quelle di tentare di riuscire a guidarle, a tenergli testa, erano tutto l'opposto di quelle specie di poltrone da videogioco che hanno il coraggio di proporre adesso, sbolognandole come "moto", probabilmente io sono un visionario, o sono ancorato al periodo migliore del motociclismo, quando le case, avevano il coraggio, come nel caso della Suzuki Rg 500 Gamma, di mettere targa e fanali ad una moto da Gran premio o poco meno, in quelle moto si leggeva l'orgoglio della casa che produceva quei gioielli, di sicuro non avrebbero mai avuto il coraggio di mettere il loro marchio ad un prodotto che veniva, poi, delocalizzato in qualche stabilimento cinese,  purtroppo ho vissuto in quel periodo, e trovo molto difficile, anzi impossibile adattarmi a quello che vedo adesso, il motociclismo e' morto insieme a quei capolavori degli anni settanta ed ottanta, adesso vedo soltanto piu' freddi ed asettici mezzi di trasporto, ma le moto sono ancora un'altra cosa... :tris:

Bikerider:
Mi piacciono tutte quelle che hai messo.

Una delle cose da dire è che puoi avere ancora sensazioni molto forti, in modo diverso. Oggi con le stradali puoi fare cose che allora non erano possibili e che ti danno emozioni, molto in ragione della velocità con cui le fai, per cui un "difetto" che sicuramente alcune moto stradali di oggi hanno è che devono essere usate in pista per farti godere, dove puoi approfittare della potenza, accelerazione e frenata di mostri come la Panigale V4. Fra tutte le cose belle che una RGV500 aveva è che ti faceva emozionare già per strada e non erano tutte sensazioni positive  sm444

A me non dispiace avere oggi moto abbastanza comode da farmi stare in sella tutto il giorno, effettuare lunghi viaggi essendo progettate anche per portarmi comodamente del bagaglio appresso, abbastanza protettive quando devo fare autostrada, ma capaci di divertirmi se trovo delle curve. La trovo una piacevole conquista.

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