Esistono due ordini di pensiero.
Tutto dipende da che cosa uno si prefigge di fare.
Il deserto o una gita in Africa con "vista deserto".La Tunisia e' "vista deserto".
Ho avuto la fortuna di percorrere buona parte dei deserti Africani quando l'unico pericolo era la tua impreparazione ed incapacità,i primi anni esclusivamente in fuoristrada,per nostro conto e/o per accompagnare amici che nel deserto ci correvano.
Il deserto e' una "cosa seria" che non permette errori ed improvvisazione,quando sbagli paghi e non puoi
chiamare il carroatrezzi che ti venga a recuperare.
Si viaggiava tassativamente in gruppo ed utilizzando le stelle ed il sestante,si aveva una direzione e quella
si seguiva(come in alto mare)-l'unico segno di vita qualche carovana di Tuareg con i loro cammelli.
Questa esperienza ti porta ad avere la sensibilita' di "leggere"la sabbia e capire dove mettere le ruote ma
non ti esenta dal commettere errori--nel profondo deserto Algerinio finimmo in una trappola sabbiosa e ci
vollero tre giorni di lavoro per riuscire ad uscirne(ci piazzammo per il campo in un avvallamento per essere
protetti dal vento e ci trovammo ,dopo due giorni, sommersi da quasi un metro di sabbia.
Tornando a noi ed alla Tunisia,che conosco benissimo,qualsiasi moto va bene e quasi tutte le gomme
perché il 90% del percorso sara' su strada asfaltata o su sterrati camionabili ed anche le "piste" sono
battute(salvo poi dover chiamare il soccorso perché il vento ha portato cinque centimetri di sabbia sull'asfalto per ben centro metri e si trovano trenta megaenduro tedesche seminate in ordine sparso a bloccare la strada)--su quello i Tunisini ci campano ed ho l'impressione che la sabbia la portino di notte
per "lavorarci" il giorno dopo.