Prima han cambiato più volte il regolamento cercando di non far più vincere KTM e far vincere Honda. E' andata male. Adesso hanno di nuovo cambiato format della Dakar facendola diventare quasi una Baja all'americana , dove Honda è forte perchè sono specialità nate in america dove Honda investe, vedremo se riusciranno finalmente a farla vincere.
La "Dakar" era una gara di navigazione e resistenza. Non bisognava perdersi, bisognava gestire il mezzo, bisognava saperlo riparare. Bisognava mettere in piedi team con punte, "portatori d'acqua" sacrificabili per l'assistenza veloce e assistenza "normale" ma quasi sempre sullo stesso tracciato
Adesso è un gioco al massacro. KTM ha capito subito la cosa ed è stata la prima a creare dei dream team dove tutti i piloti erano in grado di vincere. Apparentemente sembrava un controsenso, perchè ogni pilota forte poteva "rubare" posizioni al pilota altrettanto forte all'interno della squadra. Ma la realtà è che in un gioco al massacro ognuno di questi forti poteva uscire dai giochi in manier durissima in qualsiasi momento. Meglio avere tre piloti in grado di vincere sapendo che almeno due "si rompono" e quello che rimane prende il loro posto in classifica che una punta e due portatori d'acqua che se si rompe la punta (e in una "dakar" così si rompe di sicuro) hai perso la gara.
Quest'anno tutte le squadre ufficiali, Honda compresa, sono schierate esattamente così, una marea di piloti velocissimi in una configurazione strategica di "piloti a perdere".
Mentre la Dakar vera continua da un altra parte, nel suo ambiente di elezione: Marocco, Mauritania e Senegal. Ha solo cambiato nome , si chiama "Africa Eco Race".
Ciao!
Bibo