Fondamentalmente sono anche io pessimista ma semplicemente perché conosco gli uomini e quindi hanno se ce ne sono tanti di buona volontà ce sono anche parecchi che vivono alle spalle del prossimo e non sono persone di animo positivo e sono più che sufficienti a distruggere quanto gli altri creano.
Anche se internet ha dato voce ad una infinità di idioti anonimi per contro ha creato la democrazia della informazione compresa la declinazione della malainformazione.
Quindi una minima base di ottimismo possiamo anche mettercela.
Sotto il profilo della intelligenza artificiale penso che nel medio termine vivremo dei cambiamenti epocali visto le soluzioni che cominciano a fare capolino sul mercato, inoltre il 5G darà una ulteriore spinta.
Come sempre il progresso dipende da chi e come lo gestisce, porterà grandi migliorie specialmente sui lavori ripetitivi per contro è ancora difficile sapere che impatto avrà in ambito sociale e culturale.
Purtroppo le rivoluzioni antropologiche causano sempre impatti rilevanti.
Comunque ritorno col pensiero alla prima riga che ho scritto.
Prova ne sia il congresso sul clima che si è appena concluso in Spagna con un nulla di fatto, faremo qualcosa quando sarà troppo tardi.
Poi cazzarola come posso essere ottimista se sono tre mesi che non tocco una moto
a chi lo dici! quest'anno è stato veramente pesante, meno male ha portato anche qualcosa di buono, ma da settembre in poi...
per l'intelligenza artificiale, vedo nl lavoro di mia moglie, la traduzione, uno dei primi segnali di pericolo, pensate solo alla machine translation di google che sta sempre più migliorando, o alla sbobinatura di file audio....
qui si vedono enormi progressi, girano tanti video di soldati robot, forse in quello non sacrificare persone... ma costeranno troppo! le vite umane sono anche quelle livellate molto verso il basso.
parlando con varie persone del mio incidente, ne ho sentite di tutti i colori, basti pensare agli atleti o motociclisti che poche settimane dopo gli incidenti sono di nuovo in sella e "riparati" come si deve, mentre invece i "normali" sono curati come capita...
un mio collega ha fatto un'operazione da privato, grazie al fondo sanitario aziendale, ed è stato trattato con molto riguardo in tempi brevi, altrimenti avrebbe dovuto o aspettare e rischiare, o spendere più di 30,000€
poi vedi che anche la chiesa dalla sua, con tutti i difetti, sta cercando di mandare dei segnali, da noi hanno riportato un articolo:
https://www.corriere.it/alessandro-d-avenia-ultimo-banco/19_dicembre_09/2540-dc-19cb1f44-19d0-11ea-b52c-4b88648fa942.shtml?refresh_ce«Ibambini cresceranno con ciò che gli psicologi usavano chiamare un odio “istintivo” dei libri e dei fiori. Staranno lontani dai libri e dalla natura per tutta la vita». Aldous Huxley immaginava così i metodi educativi del Mondo Nuovo nel suo omonimo libro del 1932. Siamo nel 2540 d.C. e la famiglia non esiste più (porta solo sofferenza, spreco di tempo e forze); i bambini non vengono più procreati (le parole padre/madre sono insulti, non esiste più il parto, ognuno inventa il suo nome e cognome): gli embrioni sono prodotti da gameti selezionati e congelati, poi coltivati in incubatrici a rilascio di ossigeno differenziato (determinante per lo sviluppo del cervello) in base al tipo di individuo da produrre per la rigida gerarchia di ruoli sociali da ricoprire. Si è solo individui. Quando i bambini cominciano a gattonare vengono introdotti in stanze piene di rose e libri colorati, ma non appena li toccano sono investiti da scariche elettriche e acutissimi allarmi. E perché indurli all’odio istintivo di libri e fiori? Perché chi guida il Mondo Nuovo sa che per rimanere al potere deve garantire a tutti una costante felicità ed eliminare ogni ostacolo alla soddisfazione continua. Natura e libri sono perdite di tempo, fonte di inutili domande sul senso della vita: i piccoli non sfoglieranno (in italiano abbiamo il privilegio di un unico verbo per pagine e petali) mai più né rose né libri.
I recenti risultati dei test Ocse-Pisa, che hanno valutato le competenze di lettura di studenti di 80 Paesi, dicono che i nostri quindicenni faticano a comprendere un testo. I toni allarmistici di questi giorni, incolpando la scuola, non centrano il versante politico di un problema noto da almeno 40 anni. Che quasi l’80% dei ragazzi raggiunga solo il livello minimo richiesto per la comprensione di un testo è un risultato più o meno stabile da tempo. Siamo in «stagnazione culturale» (e quindi economica) da anni ma l’agenda politica sulla scuola non reagisce né cambia: la formazione incide poco sulle situazioni socio-culturali svantaggiate e conferma i divari di partenza. Peggiori sono i risultati degli adulti (Ocse-Piaac), tra i quali solo il 50% raggiunge il livello minimo: i ragazzi sono solo il nostro riflesso. L’intuizione di Huxley è attuale: la faticosa «presa» sulla realtà (osservazione della natura, riflessione sui libri) è l’unica resistenza alla dittatura del piacere apparente, il tutto-subito-e-facile a cui educhiamo «istintivamente» i giovani. La ricerca di sensazioni sostituisce la ricerca di senso: i libri hanno pagine impegnative, le rose hanno le spine, i cellulari no. E che cosa regaliamo a un bambino di 10 anni? Quanti libri ci sono in classe, a casa, sul comodino? Quanto tempo dedichiamo a osservare la natura e quanto lo schermo? La scuola fa amare la lettura a chi non sa cosa sia? Perché non inserire, lo dico da anni, almeno un’ora settimanale di lettura ben fatta?
Nel 1941 Terezin, cittadina vicino Praga, fu trasformata dai nazisti per metà in ghetto per metà in campo di concentramento, e ribattezzata Theresienstadt. Un sopravvissuto, lo psichiatra Viktor Frankl, che lì perse il padre, racconta che venne annunciato il rastrellamento casa per casa dei giovani, se non si fossero consegnati l’indomani. Al mattino i ragazzi si presentarono, ma la libreria di Terezin era stata svuotata: nottetempo avevano preso un paio di libri a testa, per metterli nel solo bagaglio concesso. Le parole di uno scrittore, un filosofo, uno scienziato... erano per quei giovani beni di prima necessità: questione di sopravvivenza. Nella stessa nazione, a inizio secolo, è stata approvata una legge per ridurre l’inquinamento luminoso notturno e restituire il cielo stellato ai cittadini: luci schermate da una certa ora. Il cielo stellato è in estinzione: un terzo della popolazione mondiale non vede più la Via Lattea, un europeo su due scorge una manciata di stelle delle tremila visibili a occhio nudo (l’Italia è tra i Paesi con il maggiore inquinamento luminoso). La decisione politica mirava a strappare la notte al consumismo esasperato e restituire la gioia quotidiana del cielo stellato a persone di tutte le condizioni sociali. I due esempi mostrano che da natura (osservazione) e cultura (riflessione) dipende la presa sulla realtà, senza la quale si è prigionieri dell’illusione consumistica secondo cui per essere felici bisogna comprare anziché comprendere, godere anziché gioire, arraffare anziché impegnarsi... salvo poi scoprirsi sempre insoddisfatti. Infatti nel Mondo Nuovo di Huxley per eliminare questo inevitabile disagio dell’anima c’è il soma, droga distribuita gratuitamente dallo Stato sin dall’infanzia e vaporizzata nell’aria nei momenti di crisi e disordine sociale. Non credo sia un caso che da noi il consumo di droga sia in crescita. Il 2540 è ora e fare «resistenza», in casa e in classe, significa dare rose e libri, a cominciare da questo Natale.
in più sembra che questo autore (che non conosco) ne abbia dette un bel po' di cose intelligenti:
https://www.frasicelebri.it/frasi-di/aldous-leonard-huxley/