Siamo all'assurdo, un Campionato Mondiale che si definisce "Mondiale prototipi", perche' dovrebbe avere delle regole? Le uniche regole dovrebbero essere quelle di avere due ruote e poi fate quello che volete, mentre invece si assiste a continui cambiamenti, negli anni cinquanta nel mondiale velocita', si potevano vedere nella categoria 50 cc. motori a tre o piu' cilindri con sedici marce, dei 125 a sei cilindri, nella 500 ci fu' il debutto della MotoGuzzi a otto cilindri, si vedevano ogni tipo di carenture, tra cui quella cosiddetta a "campana", dopodiche' a qualcuno quello non stette piu' bene e si iniziarono le limitazioni, i 50 cc. dovettero essere soltanto piu' monocilindrici, le 125 a due cilindri, nella 500 soltanto piu' il frazionamento a cinque cilindri, poi la Honda costrinse la Federazione Internazionale a vietare i motori a due tempi, poi la mille quattro tempi venne vietata per una fantomatica "pericolosita'" e si torno' alle ottocento cc., con cui la Ducati conquisto' il suo unico Mondiale, dopodiche', il frazionamento per la MotoGp fu solo piu' a quattro cilindri e si tporno alle mille di cilindrata, e se si pensa che si parlava di "contenere i costi", tutti questi continui cambiamenti servirono solo, esclusivamente ad aumentarli a dismisura.
Anche nel motociclismo si sta' facendo degenerare il tutto, come in F1 dove le gare vengono quasi decise a tavolino, in una farragine di limitazioni ed imposizioni regolamentari fuori da ogni logica di buon senso, adesso la casa giapponese che dispone del bello e del cattivo tempo "regolamentare" ha deciso che la Ducati da' fastidio con le sue sperimentazioni ed interpretazioni del regolamento in merito agli spoiler e deflettori che tanto sono cari alla casa di Borgo Panigale...Se fosse veramente un Mondiale Prototipi le uniche limitazioni dovrebbero essere quelle di avere "soltanto" due ruote e poi....fate quello che volete...