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L'è mia la barca, l'è l'om!

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Lamberto:
Bellissimo report Norman!!!
Complimenti per lo spirito di avventura e per il coraggio, si perché per percorrere quelle strade ci vogliono non solo le capacità ma tanto coraggio e un po di incoscienza.
Concordo sulla teoria che è l'uomo e non la barca a permettere di raggiungere l'obbiettivo però ci vogliono dei correttivi a mio avviso.
Vedere Wilson affrontare quelle strade con le scarpe da tennis per come la penso io è incoscienza pura, poi si fa lo stesso ma non è il modo e lo spirito di affrontare un viaggio.
Di viaggi avventurosi (comunque non al tuo livello) ne feci uno nel 2002 attraversando per tre volte il deserto in Islanda, la cura che impiegai nei mesi precedenti al viaggio a preparare il mezzo (un pick up Mitsubishi) fecero la differenza quando alcuni compagni di viaggio ruppero le sospensioni o bagnarono il motore nei guadi (per la mancata adeguata preparazione del mezzo), perché poi toccò a me aiutarli,  farsi un c..o tanto per tirarli fuori dai guai perdendo giornate per le riparazioni.
Certe esperienze richiedono una grande attenzione nella preparazione del mezzo, dell'abbigliamento e del fisico ecc.
Quindi è verissimo che senza l'uomo giusto non si arriva da nessuna parte ma secondariamente se la barca non è a punto fai poca strada.
This is my opinion.

Comunque per essere così giovane hai due  :ple: così. Complimenti.

bibo:
Bravo Norman, bel report e bello spirito. Ho un paio di foto "quasi uguali" dal mio long raid Italia-Pakistan  del 2012 e dal viaggio verso la  Mongolia del 2015 (Altay russi), se le ritrovo le pubblico qui, è buffo rivedere gli stessi identici posti anni dopo.
Peccato tu abbia dovuto saltare la Mongolia, ma mi sa che hai fatto bene, la Mongollia è "pesante" per i cerchi (è dove mi si è quasi aperto in due il cerchio anteriore).

Ciao!

Bibo


Pedro_CH:
Certamente Lamberto, infatti il metodo Wilson non è per me, io il viaggio lo ho organizzato in due anni e ho anche fatto 50000 km di rodaggio per essere sicuro di come volessi la moto e che materiale portare  :arar:
Ciò mi da un enorme sicurezza e so ciò che posso fare.

Penso che per un viaggio simile (e anche più corti!), a meno che non lo si organizzi insieme, bisogni andare da solo e non accettare qualcuno d'altro quando il viaggio è già stato organizzato interamente, perché porterà a problemi. L'organizzazione è  una parte importante e farla insieme mostra subito se si è compatibili o meno, cosa non è avvenuta nel mio caso.

Per Bibo, sì, mi sa che quei posti non cambiano mai (A parte la Bartang Valley, li ogni hanno frana tutto). Il vantaggio è che metà delle traccie per l'anno prossimo sono già pronte, preparo la moto nuovamente e riparto a maggio-giugno. :OK:

Sempre la stessa moto, ne vorrei una più leggera per imbucarmi di più ma non c'è nulla di appetibile :-)

gianga:
Grandissimo. Coraggio e resistenza.
Quanto è durato tutto il viaggio? Quanti km al giorno facevi? Sui percorsi scorrevoli che medie orarie tenevi? Ho visto che ti sei avventurato in fuoristrada anche impegnativo, da paura con la "barca" che usavi...per capire quale sia effettivamente la moto migliore per queste cose.

ilario:
Bravo e bellissimo giro.
Ti invidio tantissimo.
Avevo due desideri nella vita motociclistica--la Mongolia ed il giro del Mediterraneo.
Qualche anno fa progettai la Mongolia arrivandoci pero' da sotto,Turchia,Armenia,Iran,Turkmenistan,Samarcanda,Kirghizistan,Kazakistan,Mongolia e ritorno da Russia.
Andai in perlustrazione fino in Armenia e mi preparai per l'anno dopo.
Tutto sfumo' per il conflitto Irakeno e la tensione con tutti gli stati confinanti.
Quanto al giro del Mediterraneo lo programmero' per la prossima vita perché non sara' praticabile per un numero di anni tale che
sara ' fattibile dai miei nipoti--forse.
Ti capisco per la tua decisione di viaggiare da solo,io ci sono arrivato da parecchi anni ,mi sono stancato di farmi rovinare mesi ed anni
di progetti e preparazioni dal  solito amico cretino che si aggrega all'ultimo minuto convinto di andare a fare un giretto al bar e che
ti condiziona la vita gia' dal primo giorno.
Si diventa viaggiatori praticandolo sul campo ed imparando dagli errori commessi precedentemente non basta leggerlo sui forum
e guardando due foto,quasi nessuno posta quelle "normali" di quando era nel fango fino al ginocchio,di quando rimase senza benzina
nel nulla a 3/400 km dal primo paesino,di quando gli si spegne la moto e non riparte piu',di quando stava cercando l'arca di Noe e arriva
ad un passo molto alto dopo una intera giornata di acqua e neve e parcheggia la moto per fare una foto ricordo e quando si gira non la trova piu' perché e rotolata giu' di qualche metro fermandosi in bilico su uno spuntone.
Di questi avvenimenti non ho nemmeno una foto ma fanno parte indelebilmente del mio bagaglio di esperienza(non ho mai piu' parcheggiato verso il vuoto).
Hai due fattori a tuo favore,un fisico bestiale e la giovane eta',visto che i presupposti sono questi non oso nemmeno immaginare che cosa sarai in grado di fare da grande.
Bravo!

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