Per motivi diversi quest'anno non ero ancora riuscito a fare un giro della VDS, la stagione è indietro, anche se siamo alla metà di luglio sembra di essere ai primi di giugno, ho trovato ancora qualche lingua di neve qua e la.
Finalmente ho messo a posto il Kappone grazie alla assistenza della officina Keihin che ha sistemato a dovere il carburatore, il motore gira benissimo ed inoltre ho consumato pochissimo percorrendo più di 22 km al litro! Un vero record vista la cilindrata.
I quaranta km che separano casa mia dall'inizio della VDS questa volta sono diventati un momento di pura libidine, dopo quattro tornanti il motore ha fatto resuscitare il motardaro latente che dorme in noi e curva dopo curva il divertimento aumentava tant'è che mi sono trovato al Colle della Melosa in quattro e quattrotto sm443

Mi fermo alla Melosa per il caffè di ordinanza e mi lamento con il gestore che con le nuvole basse non si vede nulla, mi comunica che è tutta la settimana che è così inoltre al pomeriggio piove....bella roba penso!! Però nonostante le non belle previsioni parto lo stesso.
E' venerdì pomeriggio e non incrocio nessuno, sembra di essere a Milano in pieno novembre tanta è la nebbia che c'è, per fortuna conosco le strade a memoria, quindi nessun panorama da vedere di conseguenza ci si concentra sulla guida o, quando capita, sugli stupendi fiori che riempiono i prati, ogni tanto si apre uno spiraglio e riesco a scattare qualche foto.
Sarà che sto invecchiando ma il tratto che parte dalla Melosa e soprattutto il tratto francese che porta al Redentore li ho trovati impegnativi al punto da dover guidare sempre in piedi data la difficoltà del percorso.
Poi scendendo dal Redentore la pista bella scassata che c'era prima è sparita dallo scorso autunno lasciando ora una strada liscia percorribile con ogni tipo di mezzo, qui le poche soddisfazioni, parlando di guida, sono date dalla possibilità di poter darci del gas e ogni tanto fare qualche saltino quando si trovano i fossi di deviazione delle acque.

Quindi la VDS, partendo dalla Melosa, offre la prima parte di tipo enduristico mentre la seconda decisamente facile.
Consiglio, a chi non volesse faticare troppo, o partire da Monesi o partire da Casterino.







Arrivo al Redentore con un cielo scuro che incuteva un certo timore, per fortuna che poi scendendo la nebbia si diradava lasciando posto ad un pò di sole






Finalmente arrivo al "casello" dove trovo un po di umani




Scendendo poi a Limonetto ho trovato i gatti delle nevi che stavano preparando una pista da sci

