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Test 4Ride 2018
Lamberto:
La Red Moto srl di Desio, importatore delle moto Montesa (e di altri modelli off road della HONDA, vedi post sulla visita), mi ha consegnato una fiammante 4Ride 2018, moto che anelavo da tempo di poter provare sui terreni nei quali di solito giro con la moto da trial.
La 4Ride è una moto che più di ogni altra mi ha fatto sentire a mio agio in qualsiasi situazione, è poliedrica.
Nel trial il motore Montesa, che in questa versione ha i rapporti al cambio più lunghi rispetto alla Cota 4RT, nei passaggi più impegnativi ti aiuta grazie alla dolcezza “piena” della sua erogazione, non essendo nervosa come alcuni 2T si guida più rilassati, nel pieno spirito motoalpinistico che rappresenta questa moto.
Un discorso particolare per le sospensioni, come taratura di serie la forcella scorre bene come su una trial, è troppo libero il ritorno quindi occorre frenarla con l’apposito registro.
Relativamente al mono l’ho trovato cedevole e sfrenato il ritorno (peso 85 kg+ il vestiario).
Ora proverò ad intervenire sui registri prima della prossima uscita.
Il motore e il telaio, identici alla trial, permettono di fare i passaggi trialistici, occorre tenere presente che in caso di difficoltà, mettere il piede della salvezza potrebbe essere un problema data la presenza della sella che, a moto scarica, è alta 89 cm che si riducono di 3/4 cm dato l'affondamento delle sospensioni.
Se si è allenati, problemi zero, è come avere una trial di vent'anni fa, certo è che se si ha l'allenamento da "ragioniere" e qualche ora sulle spalle di sentieri, gli 81 kg dichiarati si sentono quando si fanno discese impegnative o passaggi particolarmente ostici.
Nell’enduro si possono affrontare tutti i tipi di percorsi a patto di non esagerare con l’andatura perché il passo corto e le sospensioni vanno al limite.
L’enduro hard è il suo pane e qui ci si diverte veramente tanto, poi oggi il motore non ha più come una volta un marcato ritardo alla risposta del gas, è quasi pronto come un 2T e la spinta è sostanziosa e il freno motore è stato ridotto sensibilmente.
Dato l’insieme motore/ciclista/comfort la 4Ride permette di fare anche uscite tipo “Via del Sale” da oltre 200 km.
Nei trasferimenti la sella comoda e il motore 4 tempi permetteno di farli senza patemi ovviamente andando ad andature sui 60/70 km/h che si possono tenere tranquillamente a dispetto di un motore 2T che mal sopporta questo tipo di andature.
Da seduti si possono cambiare le marce senza dover agire con il tacco.
La leva della messa in moto è più lunga rispetto alle prime Cota ed inoltre le sospensioni di maggior escursione portano la pedivella ad una altezza che per i più bassi potrebbe creare delle difficoltà, certo che se mettessero un per motorino d’avviamento sarebbe la ciliegina sulla torta.
L’avviamento, come sempre per questo motore, richiede una sua modalità che, una volta appresa, assicura sempre un pronto avviamento.
Nella guida in piedi, arretrando, i polpacci sentono le fiancatine che si allargano ma non danno fastidio; le larghe pedane ed i comandi sono ben posizionati.
In movimento il manubrio, a mio avviso, è basso e sembra di avere la moto alta dietro, sensazione che viene accentuata dal fatto che il mono essendo sfrenato “spinge” in avanti.
Un manubrio con piega diversa o un paio di cm di riser migliorano sicuramente la situazione.
Il serbatoio ha una capienza di circa 4,4 lt e sotto la sella c’è un vano dove ci sta comodamente una bottiglia da 1,5 lt + alcuni attrezzi. Con sei litri si gira quasi una giornata se poi si mettono nello zaino 2/3 litri si possono fare lunghe escursioni.
In conclusione, una ottima moto, costruita con la consueta qualità Montesa è oggi la più leggera delle Free Ride sul mercato.
Il prezzo per la versione 2018 è di 7.990 € franco concessionario, prezzo importante, però se vi interessa la 4Ride consiglio di andare dai concessionari e di richiedere il modello 2017 che è in promozione.
La differenza tra il 2017 e il 2018 sono la sella che nel modello 2017 è bicolore, gli adesivi e la forma del paramotore, quindi dettagli marginali.
Ecco, come consuetudine alcune foto:
dllgrg:
Grazie a Lamberto per la bella recensione e le foto.
Io l'ho acquistata in gennaio d'occasione, provenendo dalla Cota 4RT del 2010.
Il motore ed il telaio sono gli stessi del Cota post 2014.
Il serbatoio tiene 4,5 litri,
e sotto la sella ci ho piazzato un contenitore di benzina della Primus da 1,5 litri,
che complessivamente porta la quantità di benzina disponibile a 6 litri,
con una autonomia di oltre 120 km.
Rispetto alla Cota consuma circa il 10% di meno.
Oggettivamente è un po' più alta e pesante del Cota,
ma, a mio avviso,
i vantaggi superano la scomodità dell'uso del kit sella-serbatoio della Cota,
che portava la quantità di benzina a 4 litri,
con una autonomia di 80 km.
Ovviamente dipende tutto dall'uso che ne fai.
A sessant'anni suonati - in tutti i sensi - non vado a cercare cose impossibili.
Faccio le stesse cose che facevo prima con 40 km. in più di autonomia.
I miei amici, tutti miei coetanei che a breve andranno nella casa di riposo,
hanno la Montesa Cota o il KTM Freeride 350.
Ovviamente dipende dalle caratteristiche di guida e dal fisico,
inteso soprattutto come altezza.
Per quanto riguarda l'altezza,
un rivenditore piemontese vende un kit per abbassare la sospensione posteriore di 5 cm. ed un cavalletto da montare a sx,
molto più robusto dell'originale montato a dx,
che consente di mettere in moto a pedale stando fermo sul cavalletto a sx:
https://www.moto.it/moto-nuove/montesa/4-ride-260/4-ride-260-2016-18/7121854
Questo è un bel vantaggio per chi ha problemi di altezza o di ridotta mobilità delle gambe.
La messa in moto,
una volta acquisita la giusta tecnica,
non è assolutamente un problema.
Confrontando con la Cota,
il perno della leva della messa in moto è circa 2 cm. più alto e la leva è circa 2 cm. più lunga,
quindi sono circa 4 cm. in più che, a una certa età, si sentono ...
Io ho lasciato tutto originale,
impianto elettrico, no full power kit, ecc.,
a parte il portatarga a baionetta, montato quasi a norma del CdS per quanto riguarda l'inclinazione,
che è molto comodo.
In questo modo posso anche affrontare i trasferimenti su asfalto senza patemi.
In aprile ero a Viamaggio,
in Toscana,
azienda agritour specializzata in escursioni in fuoristrada,
ed un pomeriggio,
strafatto dal giro mattutino,
ho fatto un giro sulle stradine sterrate ed asfaltate fino a Siena,
cosa impossibile con un trial
Riesco a fare tutti i percorsi che facevo prima,
a volte utilizzando una marcia più bassa,
perché i rapporti interni sono leggermente più lunghi ed anche la corona è un po' più piccola.
Su strada non supera i 70 km/h,
ma chi ha installato il full power kit mi dice che arriva anche ai 90.
A proposito di FPK:
ho fatto diverse telefonate ai vari concessionari per sapere il prezzo ed avere la certezza che fosse possibile installarlo sulla 4Ride.
Il prezzo di listino ufficiale è di 150 €. + IVA,
al quale vanno aggiunte circa 2 ore di lavoro per l'installazione.
Ci sono concessionari che ti fanno pagare complessivamente 250 €.;
altri che chiedono anche il doppio,
altri che dicono che il FPK non si può montare sulla 4Ride.
In Redmotor - persone competenti e disponibili - mi hanno garantito che è ovviamente lo stesso del Cota 260 e che si può montare.
Purtroppo nessuno sa dire esattamente quale sia il vantaggio in termini di PS e lo svantaggio in termini di decibel.
A mio avviso,
rispetto alla vecchia Cota,
si sentono i PS ma anche i decibel in meno.
Rimanendo sulle informazioni molto variegate che danno i concessionari,
per quanto riguarda la garanzia c'è chi dice che è di 6 mesi,
essendo una moto da competizione,
altri dicono 12 ed altri ancora dicono 24 mesi.
In Redmotor dicono 6 mesi.
Per quanto riguarda il prezzo,
basta fare un tour in rete per trovare moto nuove del modello 2017 d'occasione,
come questa:
https://www.moto.it/moto-nuove/montesa/4-ride-260/4-ride-260-2016-18/7186148
Su una pagina FB inglese di possessori della 4Ride leggo oggi che a novembre dovrebbe essere commercializzata la versione con l'avviamento elettrico.
Ho fatto solamente 300 km.,
ma complessivamente sono soddisfatto.
Ovviamente con la moto nuova è un po' come quando hai una donna nuova:
all'inizio ne vedi solamente i pregi rispetto a quella/e precedenti,
poi subentra la routine ed inevitabilmente il desiderio di provarne un'altra.
Enzo:
Bravo Lamberto, però il casco " Vertigo" no , eh ! Tutto in tinta e poi ...... :arar:
Simo75:
bravi entrambi per le recensioni, la vedo una moto molto versatile per chi ha voglia di fare alpinismo o dei percorsi tecnici tipo trial oppure per chi vuole fare escursioni miste e ha solo una moto a disposizione, è una moto un po' strana da vedere ma penso sia molto efficace, mi piacerebbe provarla, sarebbe una moto che potrei valutare piu avanti
roy8:
Bellissima moto , ben rifinita , forse era la moto perfetta per me (usarla in fuoristrada impegnativo , ma anche affrontare trasferimenti medio/lunghi su asfalto ).Il motore poi sicuramente è una garanzia. Per quanto riguarda la mancanza dell'avviamento elettrico , guardando il lato positivo può essere un peso inferiore del mezzo, e meno menate di gestione batteria (mesi di inutilizzo). Forse un mezzo cosi poteva azzardare anche la omologazione per trasporto 2 persone (magari averlo come optional).
Però , quando valutai un possibile acquisto, la richiesta di euro era (ed è) esagerata. Per convenienza acquistai una GAS GAS 250 CONTACT nuova, e devo dire che sono molto sodisfatto. Sicuramente non sarà perfetta come la MONTESA, però mi consente trasferimenti stradali accettabili, uscite di circa 70 /80 km, consumi sui 18/20 km/l ,e nel fuoristrada tosto sono sicuro che sia molto più performante della 4ride . Questo ultimo aspetto è molto importante per me, infatti spesso mi vado ad infilare in situazioni molto incasinate, e già col GAS GAS (che praticamente è un puro trial ) ho difficoltà , quindi sicuramente non rimpiango l'altezza sella , e i kg di troppo della MONTESA.
Del 4 RIDE (oltre alla generale qualità e rifinitura del mezzo) i invidio sicuramente il codino porta targa che sembra solido. Con la mia moto è improponibile fare fuoristrada con la targa montata , anzi anche su strada sono riuscito a spaccare tutto . (Nei trasferimenti su strada mantengo circa in 50/55km/h , dove il motore gira perfettamente, ma soprattutto non ho l'incubo che con accelerazioni o velocità più elevate , al primo tombino "distruggo tutto" (porta targa e frecce posteriori) :SAD:
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