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Conservatori e progressisti: l'iniezione
alex:
Parlare di nuove tecnologie a proposito di iniezione fa un po' ridere, ma l'adozione in massa sulle moto da fuoristrada è abbastanza recente e per i più è ancora una strana cosa da accettare, come credo avvenne per i nostri nonni quando si iniziò a comunicare con un telefono invece che... a strilli nei campi sm444
Il motivo principale per cui è stata adotatta la alimentazione tramite iniezione gestita elettronicamente è il rientro nei parametri prescritti a livello europeo. Ottimizza l'apporto necessario al motore per funzionare bene, e quindi influisce positivamente sulle emissioni.
Ma ha altri vantaggi?
Io direi di si. Ad esempio, i consumi. Consideriamo che un motore a carburatori ha un flusso predeterminato e che viene alimentato solo dalla parzializzazione della ghigliottina. Per cui in molte situazioni è evidente che ci possa essere sovrabbondanza di carburante e spreco. L'iniezione invece lavora su istruzioni della cetralina che analizza parametri quali temperatura di esercizio, giri motore, posizione della/e farfalla/e ed in quanto tale ottimizza l'alimentazione nella quasi totalità dei casi.
Poi c'è il fatto che un motore ad iniezione non soffre, praticamente, nè di altitudine né di temperatura, di umidità e/o posizione della moto.
In base ai parametri predetti, trova la soluzione idonea e la moto fila sempre via liscia, oltre che partire sempre in modo pronto e senza tentennamenti. Vi pare poco?
I contro:
E' collegata ad un "cervello" più sofisticato di quello che bastava al carburatore. Questo ci mette inquietudine nei guadi, per via dei sensori sparsi in avrie posizioni del telaio.
Abbiamo bisogno di un software idoneo per modificare o correggere i parametri base. E questo ci rende insicuri, e quindi diffidenti. Non si può aprire una vaschetta per soffiare sui getti. Anzi, quando togliamo il complesso filtro rimaniamo perplessi davanti a quelle cose che stanno nel condotto. Ma è lo stesso atteggiamento che ebbe la Chesa davanti alle teorie di Galileo, o di Copernico. :hee20hee20hee:
Si dice che i corpi farfallati siano più delicati nella sabbia e nella polvere costanti. Vedremo. Si diceva anche per le auto, e adesso quelle vanno e vengono ad iniezione in tutti i posti del pianeta. E vincono le gare senza problemi.
Infine, si dice che c'è troppa roba che si può rompere e quiindi non è idonea agli usi gravosi. Sarà, ma cosa si può rompere in un circuito elettronico ben protetto e ventilato quanto basta?
Se è vero quel che non c'è non si rompe, è anche vero che quel che non fa rumore non ha usura.
O no?
Coz:
Il carburatore da più tranquillità perchè puoi metterci le mani in qualunque momento e bene o male va sempre, ma vista l'affidabilità raggiunta dall'iniezione è più una questione psicologica che altro.
Se l'impianto d'iniezione ha un'adattività ampia in modo da adeguare la carburazione anche con filtro e scarico diversi e mantenere allo stesso tempo il range adeguato per adattarsi alle contizioni climatiche è OK!
Soprattutto se con doppia mappatura prestazioni/consumi!!! :celebrate: sm13 :sign0098:
matty-78:
Con il carburatore a casa ci torni sempre.....
alex:
con l'elettronica no? :93:
Sono 8 anni che (DRZ a parte, che se cascavo dovevo buttarlo giù a sinistra per farlo ripartire) viaggio con l'iniezione, unica rogna: allineare il TPS e i corpi farfallati una volta l'anno. Ma Parigi val bene una messa. sm13
Valchisun:
Ci sono delle moto che ho provato, quindi non per sentito dire dal cuggino del conoscente dell' amico..., che adottano l'iniezione eltettronica di serie gia' da alcuni anni, ma che hanno alcune magagne rilevabili facilmente nell'uso stradale da diporto, ad esempio nel caso del Ktm 990 Adventure e della "cugina" piu' stradale la 990 Smt (quella con il cupolino e le ruote da 19") dove e' facilmente avvertibile l'effetto on-off dell'acceleratore, soprattutto nel passaggio dai bassi a medi regimi, nel caso dell'Adventure e' piu' marcato oltre ad avvertire, con il motore sotto sforzo in salita, un certo vuoto di carburazione sempre nel "passaggio", come se il motore avesse la carburazione eccessivamente magra, mentre sulla piu' stradale Smt l'effetto on-off si avverte nelle variazioni minime dell'accelleratore, quando ad esempio si deve "giocare" con il gas durante il transito nelle rotonde, all'Adventure imputerei piu' il difetto alle strozzature dei silenziatori finali ed alla presenza della sonda Lambda, oltre alla mappatura necessaria a sottostare alla omologazione Euro 3, cosi' i "poveri" motori sono costretti a girare soffocati sia di aspirazione che di scarico, tutte cose comunque facilmente risolvibili cambiando i silenziatori finali e relative mappature!
Un altra "magagna" rilevabile su un'altra moto ad iniezione elettronica e che sfata il mito della carburazione che rimane perfetta a tutte le altitudini, e' il problema di abbassamento del minimo sulla Montesa Cota 250 4 Rt, appena si superano i 1500/1600 metri di altitudine, il minimo tarato ad altitudini piu' basse diventa insufficiente e non si riesce piu' ad avviare la moto agevolmente, ed occorre agire sulla vite di regolazione del minimo svitandola, fortunatamente e' un operazione piuttosto agevole!
Direi che l'evoluzione dell'iniezione elettronica sulle moto moderne e' ancora nella fase di Neanderthal..... :-\ :'( sm38
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