Parlare di nuove tecnologie a proposito di iniezione fa un po' ridere, ma l'adozione in massa sulle moto da fuoristrada è abbastanza recente e per i più è ancora una strana cosa da accettare, come credo avvenne per i nostri nonni quando si iniziò a comunicare con un telefono invece che... a strilli nei campi

Il motivo principale per cui è stata adotatta la alimentazione tramite iniezione gestita elettronicamente è il rientro nei parametri prescritti a livello europeo. Ottimizza l'apporto necessario al motore per funzionare bene, e quindi influisce positivamente sulle emissioni.
Ma ha altri vantaggi?
Io direi di si. Ad esempio, i consumi. Consideriamo che un motore a carburatori ha un flusso predeterminato e che viene alimentato solo dalla parzializzazione della ghigliottina. Per cui in molte situazioni è evidente che ci possa essere sovrabbondanza di carburante e spreco. L'iniezione invece lavora su istruzioni della cetralina che analizza parametri quali temperatura di esercizio, giri motore, posizione della/e farfalla/e ed in quanto tale ottimizza l'alimentazione nella quasi totalità dei casi.
Poi c'è il fatto che un motore ad iniezione non soffre, praticamente, nè di altitudine né di temperatura, di umidità e/o posizione della moto.
In base ai parametri predetti, trova la soluzione idonea e la moto fila sempre via liscia, oltre che partire sempre in modo pronto e senza tentennamenti. Vi pare poco?
I contro:
E' collegata ad un "cervello" più sofisticato di quello che bastava al carburatore. Questo ci mette inquietudine nei guadi, per via dei sensori sparsi in avrie posizioni del telaio.
Abbiamo bisogno di un software idoneo per modificare o correggere i parametri base. E questo ci rende insicuri, e quindi diffidenti. Non si può aprire una vaschetta per soffiare sui getti. Anzi, quando togliamo il complesso filtro rimaniamo perplessi davanti a quelle cose che stanno nel condotto. Ma è lo stesso atteggiamento che ebbe la Chesa davanti alle teorie di Galileo, o di Copernico.

Si dice che i corpi farfallati siano più delicati nella sabbia e nella polvere costanti. Vedremo. Si diceva anche per le auto, e adesso quelle vanno e vengono ad iniezione in tutti i posti del pianeta. E vincono le gare senza problemi.
Infine, si dice che c'è troppa roba che si può rompere e quiindi non è idonea agli usi gravosi. Sarà, ma cosa si può rompere in un circuito elettronico ben protetto e ventilato quanto basta?
Se è vero quel che non c'è non si rompe, è anche vero che quel che non fa rumore non ha usura.
O no?