Ktm Vs Honda, e' guerra aperta

[Valchisun]

Interessante l'editoriale di Motociclismo Fuoristrada di Gennaio/Febbraio 2017, intitolato:"Mai svegliare il can che dorme":

Le grandi potenze che vogliono evitare un conflitto firmano un Patto di non aggressione. A Pit Beirer (KTM) e Shuhei Nakamoto (Honda) basta invece una stretta di mano. Il cosiddetto gentlemen's agreement.
E' il 2010 quando il responsabile corse KTM e il vice presidente HRC si incontrano in gran segreto prima di avviare lo sviluppo della nascitura Moto3, la classe che nel 2012 prende il posto della 125. Si decide in quell'occasione di puntare sulla formazione dei giovani talenti del Motomondiale possibilmente senza investire un patrimonio in ricerca e sviluppo.
Sembrano tutti concordi.
Senonche' al primo test KTM si presenta con uno squadrone da MotoGP e una moto bomba che rischia di far saltare in aria quell'accordo fra gentiluomini. Il punto e' che se Nakamoto col consueto inchino rispettoso chiecde spiegazioni e non ne riceve, allora il gentiluomo s'incazza come un samurai.
Il risultato, io credo, non casuale, e' che da quel giorno i feudi KTM finiscono sotto assedio. A partire proprio da quelli in teoria piu' difficili da espugnare. Tutto comincia quando nel 2013 Honda rimette piede nel Mondiale cross dopo molti anni di latitanza. Le bastano un paio di stagioni di assestamento per interrompere la lunga egemonia orange. Lo fa prima nella MX2 (2015) e poi in MXGP (2016) sempre grazie a Tim Gajser.
In Sudamerica suona la stessa musica, l'obiettivo dichiarato di Honda e' vinvere la Dakar. Va male da quattro anni forse perche' rally piu' imprevedibile di questo non esiste, ma sia la moto sia il team 2017 confermano una competitivita' tecnica e uno sforzo economico sulla carta straordinari.
Chissa' se anche in Austria vale il detto popolare "mai svegliare il can che dorme".
Che cosa si siano effettivamente detti sei anni fa' Beirer e Nakamoto rimane un punto interrogativo, cosi' come e' impossibile certificare quanto e' di romanzato nelle informazioni che filtrano dalle nostre fonti.
Di sicuro il percorso della Honda negli ultimi anni appare in soluzione di continuita'. La CRF450RX non e' che l'ultimo tassello della straordinaria rentrée nell'offroad da parte della casa piu' grande del mondo. Tornare "ufficialmente" anche nell'enduro implica in ogni caso aggredire la comfort zone di KTM. E costringerla magari a replicare con l'attesissima 2T a iniezione che vedremo nel 2018.
A questo futuro scoppiettante porta la ritrovata rivalita' sportiva e commerciale fra i due colossi del fuoristrada. Brindiamo allora alla salute della concorrenza: porta sempre solo benefici.
Buon 2017 a tutti!
di Federico Aliverti.

[Valchisun]

Credo che la batosta inferta da Honda a Ktm, almeno in Europa, sia piu' commerciale che sportiva, per fare un esempio, fino a novembre compreso, la Honda CRF 1000 L Africa Twin in Italia e' stata venduta in 2.805 esemplari, contro le 305 Ktm 1290 Super Adventure e le 266 1190 Adventure, per quanto riguarda le enduro-gara, invece la Ktm continua a dominare largamente il segmento con ben 2.112 pezzi suddivisi nelle varie cilindrate, senza, ovviamente il 125 Exc che verra' rimesso in commercio soltanto con l'arrivo dell'iniezione elettronica su tutte le due tempi austriache. Betamotor si difende bene con 1.161 moto da enduro vendute, Husqvarna contribuisce ad aumentare le vendite del gruppo austriaco con 959 unita'. Nel settore enduro-gara la Honda e' nella hit parade dei primi venti modelli piu' venduti con la sola CRF250F con 116 moto....
A mio avviso la Honda, senza piu' commercializzare una moto a due tempi non avra' grosse chances nel settore enduro, visto che le due tempi, sono le piu' richieste dagli appassionati, ll Ktm Exc 300 a miscela totalizza 529 unita' vendute, l'Husqvarna Te 300 251 e la Beta RR 300 257, in pratica, quasi un 40% di tutte le enduro
vendute in Italia.
La somma delle immatricolazioni di Beta, KTM ed Husqvarna, cioe' dei tre produttori europei, costituisce ben il 75% dell'intero mercato degli enduro professionali, agli altri, specialmente ai giapponesi, le briciole.

[alex]

Ad Aliverti hanno regalato una cassetta di sangiovese di quello buono e se l'è evidentemente cuicciato tutto. Oppure ha ancora qualche timballo che gli gira per l'intestino. Oddio, a voler forzare un argomento magari trovi anche che ti va dritta e la metti in modo che non si possa dirti di no, ma lui lo fa troppo spesso e la gente s'è scafata. Come sarebbe, Beirer vince in M3 e Nakamoto fa le vendette trasversali col cross? Vi prego!
Honda con Gajser non ha certo programmato un bel nulla, ha avuto un culo formidabile ed al massimo ha investito finalmente in un pilota che è cresciuto bene e si è dimostrato vincente dopo i vari Bobrishev, Nagl e compagnia bella. E, ma lo dico io, per il fatto che KTM ha un posto in prima fila ipotecato da un pilota di primissimo ordine, ma che non può essere più il vincente a raffica di una volta.
Poi Aliverti non dice (probabilmente perché non lo sa) che KTM sta tirando ceffoni da quintale anche in AMA, alla faccia dei Roczen, Seely, ed andando indietro Canard, Barcia.... poi mi fermo perchè prima c'era un Ryan Villopoto che è riuscito a far vincere perfino la Kawasaki.
La Dakar? Walkner, Pryce, Sunderland e Ramirez al posto di Meo non sono Coma e Despres, ma in seconda fila possono contare su giovani aggressivi che crescono pian piano all'ombra del team Redbull. Vedi Przygonski, tanto per dirne uno. Comunque, per Honda è adesso o mai più.
Enduro: non ci fosse stato un certo Mika Ahola, Honda non comparirebbe neppure nella Hall of Fame. Ma era Ahola.
Chiusura di articolo: la cosa più triste di tutte. Due moto da strada e sterrati messi a simboleggiare una rivalità offroad. Usare le CRF450RX e la 450 Rally raggiunge un pubblico troppo limitato e toglie consensi degli inserzionisti?

[Valchisun]

Veramente la foto ce l'ho messa io.....

[Valchisun]

Honda non credo che si sforzi piu' di tanto dal punto di vista di ricerca e sviluppo, anche se nel motocross credo che i numeri li faccia ancora, li' i costi per sviluppare una moto sono limitatissimi, lo stesso vale per l'enduro, le moto sono sempre uguali a se stesse da almeno una decina di anni, e sviluppare diverse curve di anticipo per le centraline non credo che costi poi molto, hanno tentato di risparmiare con quelle  di sospensioni ad aria ma gli appassionati non si sono fatti prendere in giro, ben diverso e' il settore moto "finte" da avventura, quelle sono a tutti gli effetti, delle moto stradali, ma quelle almeno le vendono.
Ad Honda la Ktm fa' l'effetto di una pulce sulla schiena di un elefante, si parla di un'azienda da 200.000 prodotte all'anno contro una da oltre 15 milioni, ma sicuramente l'egemonia austriaca nelle gare di fuoristrada da' fastidio e anche parecchio ad un gigante come quello giapponese, ed anche quello in Moto3 pesa parecchio.
Posso immaginare la pressione di un colosso del genere che mette ai suoi dipendenti, anche se si chiamano Marc Marquez...

[alex]

Veramente la foto ce l'ho messa io.....

      

A onor del vero ho letto, senza soffermarmi, che la CRF del 2017 ha diverse novità, che vanno dal motore(adesso la biella esce solo dal carter destro, senza errore, la gestisce la centralina) finanche al telaio (suppongo abbiano sostutuito bulloni con brugole al telaietto reggisella, ma tant'è...) 

[alex]

Dai, hanno cambiato davvero tanto  http://www.performancemag.it/novita-2017-la-nuova-crf450rx-lenduro-honda/
Ora per 15 anni siamo a posto 

[Valchisun]

Per "loro" e' gia' tanta robba fare tutti quei cambiamenti li', credo che nel motocross facciano ancora qualche numero, anche se il "travaso" di piloti che dal mondiale Mx passano all'enduro per guadagnare poco piu' che uno stipendio da cinese se non sono nei primi tre del Mondiale, mi darebbe da pensare che le vacche grasse siano finite anche li'....
Mi auguro che abbiano reso la 450 un po' piu' docile, perche' non mi e' mai sembrata una moto tanto facile nel brutto, pensa che qui cercano ancora gli ultimi Cre 250 a due tempi...

[Valchisun]

Pero' la moto e' bella, terribilmente Honda....



Mi ricordo che, appena, uscita, le gare di cross erano diventate una specie di monomarca, pero' la prima serie spaccava letteralmente le braccia, ricordo una gara di Assoluti d'Italia a Valmanera d'Asti, negli ultimi giri di gara erano tutti a pezzi...