La Super Stock me la sono guardata sia sabato che ieri, ho visto anche quella gamba fratturata dalla moto che gli e' passata sopra e le altre cadute. Credo che, in ogni caso, sia molto difficile fermare il progresso che, attualmente, si chiama elettronica, non ci fosse quest'ultima , avremmo ugualmente motori di serie da 200 cavalli, e' quello che chiede il cliente, anche quello che si fa' il giro della domenica o la girata in pista, oppure tutt'e due.
Da che mondo e mondo le ipersportive, o Super Bike Replica che dir si vogliano, ci sono sempre state, non venite a dirmi che le Kawa Mach III a due tempi o le Suzuki Gt tre cilindri a due tempi fossero poi tanto diverse da queste, sto' parlando degli anni settanta, moto senza telaio, senza freni e senza ammortizzatori, moto che fanno ancora battere il cuore agli appassionati di oggi vedendole in giro.
Personalmente penso che chi corre nel Mondiale Super Stock sia in grado di capire cosa guida e gestire le potenze delle moto attuali, forse un po' meno chi decide di farsi le strade panoramiche o i colli per andare al mare, ma non e' certo colpa delle moto, ma molto di piu' del cervello a cui e' collegato l'acceleratore, ci sono stati moltissimi incidenti, anche dall'esito piu' tremendo che si possa pensare che con un semplicissimo e banalissimo controllo di trazione potrebbero avere avuto un esito molto meno tragico, lo stesso si puo' dire dell'Abs e delle altre "diavolerie" elettroniche oggi sempre piu' diffuse anche su moto economiche.
Vedo molto piu' pericolo in quelle specie di camper da duecentocinquanta chili che rendono tutto facile e che ti tagliano le curve con un grande "Handling", come bisogna dire adesso...

, nelle mani di parvenu del motociclismo.