Pura, sacrosanta, verita'! La Duke e la Smc 690 le ho provate fino alla nausea, ho avuto la "papera, la Sm 690 la prima ad adottare il monocilindrico 690, e devo ammettere che le uniche moto con cui ti ritieni in "dovere" di esagerare sono proprio quelle dove la leggerezza e la maneggevolezza prevale sui cavalli e sulla grossa cilindrata, la velocita' di percorrenza dei tornanti di una moto da 160 chili permette di "fumarsi" qualsiasi altra moto di potenza e cilindrata almeno doppia, sempre, bene inteso, se si parla di strade di montagna dove al massimo ci infili una terza marcia, se si parla di andare forte nel misto veloce, quello e' tutto un altro discorso, ma i rischi si moltiplicano e io non ci provo nemmeno, il divertimento e' nei tornanti di montagna, e se voglio sopravvivere mi scordo di usare una moto come la Duke.

Per quanto riguarda, invece, una moto da 180 Cv. o anche da meno....Innanzitutto devi imparare a farla "scorrere" usando marce il piu' lunghe possibile sempre in funzione della strada, inoltre, interasse piu' lungo, avancorsa piu' "distesa" rispetto ad un monocilindrico e masse in movimento piu' importanti, non permettono, su strade tutte a curve e tornanti dove si utilizzano a malapena soltanto le prime tre marce, di sfruttare tutta quella potenza e quell'accelerazione, il tutto diventa un divertentissimo "balletto" a base di brusche accelerazioni e frenate, ma alla fine, quello che conta per divertirsi veramente e' il "ritmo" che non deve MAI essere quello di un altro, ma sempre il proprio di ritmo, se si va' oltre i proprio di limiti, si rischia di sbagliare e ci si fa' molto male....La grossa differenza di avere tanti cavalli, pur sapendo di non farsene niente in quelle condizioni di strada e di trafffico e' la grossa mano che ti sospinge da dietro che e' la coppia motrice in uscita di curva, che forse e' il motivo principale che mi fa' preferire un grosso bicilindrico, anche se con un mono come la Duke si andrebbe forte almeno il doppio...Provare per credere....
