Vedi un po', probabilmente per aver avuto come maestri di viaggio dei vecchi sahariani, quelli degli anni 80 per intenderci, mi si è instillata la filosofia per la quale il viaggio va fatto con una cartina, una bussola, ed il sole. Si mangia quel che c'è e si dorme dove si riesce a organizzare un bivacco. E per me in fondo all'animo è ancora così. E spero che non cambi mai, anche se adesso, se dovesse far freddo, ritengo più giudizioso restare al calduccio sacrificando buona parte di quello spirito. Nonostante questo, ho un gesto di stizza interiore quando vedo che per un giro in croazia si organizzano con navigatore, Thuraya e la copia degli hotel prenotati su Booking.com, perchè diventa tutto una corsa a tappe da un punto all'altro, un mettere in cascina chilometri dei quali non si ricorderà grtanchè e che ti avranno insegnato ancora meno.