Metti una sera al Ducati Store...

[erKarota]

..di Treviso (senza far nomi).
Queste le perle che sono sfociate dalla (?) bocca del venditore:

1. Ducati non è per operai..
2. Prendi Audi, non vende insieme a Volksvagen...
2r. No, Audi mi sa che ora ha grossi peni da defecare, insieme a Volksvagen
3. Le ducati di oggi non sono le Ducati di anni fa. Ora ci fai 30.000 km senza mai passare in officina...
3r. Salvo richiami, aggiornamenti, rotture. VW docet.
4. Ducati Padova e Treviso hanno fallito per problemi economici
4r. Ma va? un genio sei! ma se non ricordo male tutti ne parlavano male, se per problemi economici intendi che, del folto numero di clienti fidelizzati, le ultime gestioni li hanno dirottati in altre marche/officine. ok, ti do ragione
5. La panigale persa 162kg con olii e batteria
5r. WEEEEEE ARE THE CHAMPIOOOONNNNN, MY FRIEEEEENDDD
6. Ora scusami ma devo andare
6r. Grazie

Ora, non discuto nulla di quello che mi sono sentito snocciolare in 10 minuti (che potevo impegnare meglio in altri modi, ad esempio contare le macchine arancio in pontebbana). E' la triste verità. Non tanto nei contenuti, quanto nella forma in cui sono stati espressi.

Treviso storicamente soffre della sindrome da "ce l'ho piccolo" nei confronti di città come Milano. Vorrebbe essere snob ed aristocratica, ma s'è fatta facendo vino, mobili ed elettrodomestici...e credo che il nuovo corso Ducati sposi bene questa filosofia.

Purtroppo o per fortuna, comunque per assurdo, il concessionario BMW dove ho preso la Culona usata, è uno dei pochi concessionari dove mi sono sentito a casa, coccolato e curato come una persona che ti può portare soldi di continuo con la carriola. se non fosse che, al BMW di Vimercate, con ogni probabilità, non metterò mai più piede per questioni logistiche.

Ora, se Ducati ha intenzione di fare il verso a BMW come target d'utenza (anche KTM ci sta provando), dovrebbero mandare a scuola i loro venditori esattamente dove li manda BMW.

Il senso di disagio è stato estremo, uscendo, ma voi nemmeno ve l'immaginate la risata che mi sono fatto nel botta e risposta:

- "Ciao. di moto hai solo quelle esposte, oppure ne hai altre sul retro?"
- "Solo questo. Quante te ne servono?"
- "Solo una per la verità. Ma vista la particolarità temo che tu non ce l'abbia"
- "Vediamo se riesco ad accontentarti (sfregandosi le mani pensando di vendere una Desmo 16...)"
- "una Supersport 1000. Ma solo in colorazione senna!"
- "erm.....no...(disagio del venditore ed imbarazzo)"

 

[Joker]

Ma ancora con 'ste Ducati? Ma avete visto di chi e' la proprieta'? Io credo che si siano piaciuti sin da subito quelle due aziende in quanto la loro mission e' di fare cassa prendendo in giro la clientela a cui in realta' piace essere presa in giro. 

[ilario]

Siamo ,purtroppo, passati dal venditore meccanico con tuta e mani sporche di grasso al venditore fichetto che ha venduto
il "Folletto" fino al giorno prima e che di moto non conosce nulla.
Gli hanno insegnato la canzoncina il giorno prima e lui la canta.
Non so quale dei due sia il meglio.
Prima almeno si poteva parlare di motori con uno che ne sapeva ma che nella vendita era proprio negato,ora chiacchieri,quasi sempre,
con uno sprovveduto.

[Joker]

Anche io penso che, in molti casi, quando si tratta dell'acquisto di una moto presso un concessionario o di un rivenditore, la passione trasmessa con due parole o con una lunga chiacchierata, sia alla fine determinante per concludere l'affare o anche soltanto per informarsi su una moto, capisco che un venditore non possa essere cosi' con tutti quelli che entrano per vedere una moto esposta,  ma in genere la passione e l'entusiasmo sono contagiosi e sovente detrrminano la chiusura di un contratto, se manca questa alla fine il potenziale cliente se ne accorge e va' da un'altra parte. Una parte del piacere dell'acquisto di una moto e' anche fare due parole con uno competente e che sappia stimolare l'acquisto e contribuisca a fare nascere una passione e non solo rifilare un oggetto, altrimenti sembra di essere al supermercato...

[erKarota]

Siamo ,purtroppo, passati dal venditore meccanico con tuta e mani sporche di grasso al venditore fichetto che ha venduto
il "Folletto" fino al giorno prima e che di moto non conosce nulla.
Gli hanno insegnato la canzoncina il giorno prima e lui la canta.
Non so quale dei due sia il meglio.
Prima almeno si poteva parlare di motori con uno che ne sapeva ma che nella vendita era proprio negato,ora chiacchieri,quasi sempre,
con uno sprovveduto.

 

Come non quotarti.
Parlando con lo "sbarbato" di turno (meno di 30 anni), ho rivisto il "Fighetto" della treviso bene. Non a caso lo store è di fianco al concessionario Land Rover dove ebbi la stessa impressione.

Al di là di questo, quello che mi ha dato pur fastidio è la velata critica al mio essere motociclista. Nel senso, so che ci sono moto da 200 e più cavalli, ricche di elettronica e di aiutini. Moto che ti scordi di avere, per quanto riguarda il cambio olio.....ma se devi regolare le sospensioni...
Il fatto è che a me di queste moto non frega una bega. tutto qui. Se devo ritornare su di una stradale...lo faccio a modo mio, con la moto che sto elucubrando da tempo nella mia mente, con particolari che la rendano irriconoscibile, unica. mia.

Questo è ciò che ho provato acquistando tutte le moto che ho avuto, moto che ho preso di "stomaco" e non per quel che rappresentavano. Prendere una Scrambler perchè "va di moda" non fa parte del mio essere "IO". Sarebbe come se prendessi un paio di espadrillas.....mi prenderei per il culo solo specchiandomi in negozio  .

Accetto di essere un motociclista atipico. E lo ritengo un complimento! 

[franz58]

Mi da che non sei il solo  !!!

A me tutto quello che è di moda lo evito a priori.