La Ducati aveva, come ha, un gran motore. il resto ce l'ha messo Stoner, partendo non alla pari ma anzi dovendo correggere con la guida una forte recalcitranza alla curva. E lo si vede in qualsiasi filmato: la doma, ma fa quattro volte la fatica dei colleghi. uno dei detti tra i Ducatisti è che "con le Ducati non si fa l'amore, con le Ducati si scopa alla selvaggia". Con una moto così ha vinto un mondiale e ha rischiato di bissarlo, se non fosse stato per la cacarella. Indubbiamente, moto o no (perchè è indiscusso che con un paracarro avrebbe ottenuto molto meno) incarna due cose, il miglior talento del secolo e l'ideale del motociclista, che ottiene il massimo da qualsiasi moto capendola e usandola come vuole lei. Fare il contrario porta solo a capricci che sconfinano in impossibili Deltabox.