Gli sport motoristici, sono, da sempre, "spinti" dal genitore, dubito fortemente che ci sia qualcuno che e' arrivato spontaneamente senza spinte paterne, perche' il genitore vede nel figlio, una proiezione di quello che avrebbe voluto fare lui da giovane, oppure anche soltanto per condividere una passione, e non c'e' assolutamente niente di male in quello, il problema attuale e' la proliferazione dei costi di una passione come quella del motocross, dove e' necessario un maggiorenne che guidi il furgone o la macchina carrellata per arrivare alle piste, poi, il fatto di girare in pista come un criceto sulla ruota, obbliga, per forza di cose a fare qualche gara, magari soltanto di regionale, ma non si puo' girare un vita in pista senza gareggiare, sarebbe un'assurdita'. I costi aumentano, iscrizione ad un motoclub, licenza da conduttore, adesso su molte piste e' obbligatoria anche soltanto per girare, senza contare la moto, la manutenzionr ordinaria e straordinaria, i costi di trasferta ed il camper che e', praticamente obbligatorio, io direi che un I-phone costa molto meno.