Eccomi qua per il mio primo report su questo forum...
Il prologo risale allo scorso anno, quando in preda a scimmia furente da motoalpinismo, tramite la rete conosco Alex, col quale ci scappa una piacevole chiacchierata davanti ad un calice di Prosecco, nella sua Pieve di Soligo, con l'impegno di trovarsi, prima o poi, per una girata insieme.
Passano i mesi, la mia vita cambia (diventerò papà verso fine maggio

) e la mia presenza sia sul forum che in sella evapora, ma pochi giorni fa decido di dare un'occhiata a questa community, per vedere che si dice, e leggo che Alex mi dà per disperso o prigioniero in qualche lontano pianeta, e così decido di dare segni di vita.
Per farla breve, vista la primavera avanzante contatto il nostro e riusciamo a combinare un giretto very soft, e del tutto legale, per sabato pomeriggio 26 marzo, destinazione Pian delle Femene, salendo per la "Via degli Alpini", una sterrata con diversi tratti cementati, che dopo una lunga serie di tornanti sbuca presso località "La Posa", tempio dei deltaplanisti locali, e di lì, dopo breve sterrata nei boschi al piazzale di Pian delle Femene.
Per chi non è della zona chiarisco che siamo nell'Alta Marca Trevigiana, in area laghi di Revine, e che dall'altra parte dei monti che abbiamo salito comincia la provincia di Belluno.
In cima giungiamo al piccolo trotto, del resto fra me e lui potremmo intrattenervi ore parlando di acciacchi e doloretti vari

, dopodichè birretta ristoratrice, quattro "ciacoe", e si riparte: l'idea sarebbe di raggiungere per sterrate il Passo San Boldo, ma per andare di lì solo sbarre abbassate e cartelli di divieto di transito, così complice anche la secchezza del mini-serbatoio di Alex (non me ne voglia nessuno, ma sono abituato a ragionare in termini di cisterne dakariane, e quando vedo che girate con serbatoi da 2 lt ancora faccio fatica a realizzare smsorr), decidiamo di tornare a valle per la stessa sterrata dell'andata.
Ed ecco che la sfiga (col notevole ausilio della mia disattenzione) ci mette lo zampino: dopo una semicurva che affronto quasi fischiettando mi trovo davanti un Frontera che procede circa alla mia stessa velocità...Alex lo aveva evitato senza problemi, e mi aveva pure fatto cenno, ma io chissà dove avevo la testa, e dopo un patetico tentativo di schivata, con le mie patetiche MT90 che sui sassetti hanno lo stesso grip di un cerchione, finisco malamente a terra, con la XT sotto il bullbar del Frontera.
Risultato: moto con manubrio piegato come si faceva da ragazzini col Ciao, e varie plastiche distrutte, e Pippio con ginocchio destro sanguinante e jeans strappati (si proprio jeans, per la pigrizia di non tirar fuori le ginocchiere e perchè li trovo sempre più comodi di tutti i capi tecnici che posseggo...ben mi sta! sm21).
Non perdiamo neanche tempo con constatazioni amichevoli del bigolo, che tanto lo si sa che fanno 50% e 50% e ci ritroveremmo solo con l'assicurazione aumentata, e con la manopola dell'acceleratore puntata contro l'addome ridiscendo tutti i tornanti.
Della serie: non tutti i mali vengono per nuocere, Alex mi porta a casa di un suo conoscente di quando era fuoristradista 4x4, che abita lì, per raddrizzare un po' il manubrio, e questo mi permette di conoscere quel vero esperto di 4x4, che sicuramente mi permetterà di usufruire meglio del mio nuovo acquisto Nissan Patrol, nuovo giocattolo per avventure...con famiglia!
Beh, questo è quanto gente, ora mi metto alla ricerca di un manubrio e poi medito se tenere la XT o passare a qualcosa di più "motoalpinistico" ;)...ma egualmente economico, anche se so che Alex non è molto d'accordo... smsorr
Ah...ecco l'unica foto, e l'ultima con la XT ancora integra:
