Credimi, le moto di grossa cilindrata come le XT o XL sono troppo pesanti ed in particolare le XT non riescono a scaricare a terra i cavalli, ed appena appena il percorso si fa ostico,come ghiaia o peggio ancora un pò di bagnato rischi di farti male, e quando esci in fuoristrada non sai mai cosa vai a trovare. Consiglio di alzare di poco il budget e prenderti un 250 contemporaneo (lascia stare le moto vecchie) con avviamento elettrico.
Sono "completamente d'accordo a metà" con Dani.
Sono reduce (reduce forse non è la prola giusta) dall'ultima Cow Adventure "pianura-mare" di due giorni con il KTM 690E e ho voluto deliberatamente fare un esperimento. La prima giornata, tra l'altro caratterizzata da una pietrai in condizioni inaspettatamente devastate, l'ho fatta con la moto in mappatura "akrapovih standard", potenza "quanta ne vuoi", prontezza elevata al gas, se buoi sgommare apri deciso e la mot sgomma dai 2500 giri in su.
Il secondo giorno invece l'ho fatto con la mappaturea "akrapovich soft", caratterizzata da un erogazione da "4t piccolo" applicata a un motore "4t grosso". Decisamente meno pronbta ai bassi, mortarella sotto, la potenza vien fuori tutta (con linearità) ma solo con aperture di gas consistenti e a regimi medì.
Risultato. Primo giorno goduria immensa, poi però da metà giornata le braccia si sentono, e soprattutto sulla pietraia infernale (io son passato alle alle 12, c'è gente che alle 17 era ancora li) l'ho dovuta fare tutta 'un fiato in terza a un filo di gas, perche a fermarmi con le mie gambette e con l'esuberanza del 690 non si ripartiva, e usare una marcia più bassa ogni sussulto faceva scavare e saltare la ruota posteriore. Il finale di giornata, a scendere dal Passo del Bocco, sarebbe stato da "derapone continuato aggravato", ma all fine ero stanco.
Il secondo giorno si è partiti su sterrati in costa (tra cui Zoallo e un aprte dell'Alta Via dei monti liguri) nella prima metà, e percorsi nel sottobosco dell'appennino piacentino stile vietnam (sono anche stato semistrozzato da una lian). Giurnata in teoria un filo meno dura, che però, casua baldoria in spiaggia+4 oer di non sonno in tenda per il materassino bucato era fisicamente di fatto come la prima. Bene, in mappatura soft all'inizio gli sterratoni erano un po' una pena, niente derapatone in uscita dalle curve large con marcia alta pelando il gas. Poi dopo una mezz'ora ho fatto "la tara" e, magari con una marcia in meno ma un po di "derapuz" veniva lo stesso. Nel compenso però i saliscendi in mezzo alla "jungla piacentina" tra senieri e tracce dei trattorini tagliabosco era una vera goduria perchè il buon effetto volano e la buano cubatura unite alla mappatura soft davano un ottima trazione con la consapevolezza che se c'era da aumetare la velocità la riserva di cavalli si sarebbe sisvegliata con dolcezza. In complesso all'arrivo nonostante i 200 km-zero sonno sul groppone (e i 250 del giorno prima) meno stanco del primo giorno.
Tutto questo panegirico per confermare che Dani a mio personalissimo parere ha perfettamente ragione nel consigliare la "trattabilità e gestibilità" a scapito di "prestazioni pure e sofisticazione". Di fatto il secondo giorno ero in giro con un 690 da quasi 150 kg con la potenza e l'erogazione (nei primi 3/5 di gas) di un 350, e mi sono stancato meno.
Ciao!
Bibo