Difatti adesso, inspiegabilmente, sono di nuovo saltate fuori le Bridgestone con la carcassa rigida, ideali per la Honda ufficiale, che per meta' stagione non erano piu' disponibili, speriamo che Cereghini o Umberto Eco ci spieghino il perche'....
Inspiegabilmente mica tanto. Senza Cereghini nè Eco, riporto le parole di uno che ha il suo perchè in materia:
Masao Azuma, ingegnere capo di Bridgestone ha fatto chiarezza dopo il GP
“Per noi è stato un buon fine settimana, non solo per il ritmo veloce mostrato dai piloti ma anche per le poche cadute, le nostra scelta di gomme ha lavorato bene con tutti - le sue parole - Ad Assen è importante portare pneumatici posteriori che resistano a temperature e carichi levati, pur garantendo aderenza e consistenza, penso che lo abbiamo fatto. In Olanda c’è un grande sbalzo termico fra mattino e pomeriggio e le gomme anteriori che abbiamo scelto hanno permesso ai piloti di gestire questo cambiamento”.
Il gommista canta vittoria e spiega anche perché non era possibile altra decisione.
“Assen è molto severo sulla gomme per via delle curve veloci e paraboliche - continua Azuma - L’inclinazione dell’asfalto aumenta il carico sugli pneumatici e questo significa avere uno speciale approccio nello sviluppo delle gomme per questo circuito in modo da assicurare la massima sicurezza ai piloti. In molte piste abbiamo fornito pneumatici posteriori con una costruzione leggermente diversa che migliora il grip sul bordo, ma non era possibile portarli ad Assen per le caratteristiche del tracciato. Invece, abbiamo fatto una scelta sulle mescole per offrire il migliore bilanciamento tra grip, durata e resistenza al calore. Non solo abbiamo assistito a ritmi da record per tutto il fine settimana, non abbiamo neanche riscontrato consumi anomali: sembra che le nostre mescole abbiano soddisfatto tutte le condizioni incontrate nel weekend”.
http://www.gpone.com/2015063017403/Bridgestone-ad-Assen-le-gomme-erano-giuste.htmlDi mio aggiungo quello che Azuma ovviamente non dice, cioè che passando la fornitura a Michelin l'anno prossimo, aveva molto più senso (anche economico) portare le gomme dell'anno scorso piuttosto che svilupparne di nuove "a fondo perduto".