
...con la sagomaccia del Valchi non si sa mai quando finisce la goliardia e inizia a far sul serio ma forse in questo caso è sincero....e se si riflette bene, quello che dice è vero (o comunque io in parte concordo): nel senso del "sacrificio" che deve mettere in conto il motociclista viaggiatore, diciamo.
Esempio di pochi giorni fa durante il mio viaggio: nonostante avessi una moto semplice e leggera con un bagaglio ridotto al minimo (bisaccia senza neanche un portapacchi) l'abbigliamento non potevo ridurlo più di tanto.
Quindi: stivali, pantaloni tipo enduro, ginocchiere, paragomiti e tartaruga per la schiena (può sembrare esagerato ma visto che facevo dello sterrato, magari con rocce viscide e/ fango, non volevo rischiare) e infine ovviamente giacca, casco e guanti.
Se si aggiunge che, almeno fino a quando non sono salito sopra i mille metri, la temperatura era estiva.....vi lascio immaginare la goduria ogni volta che mi fermavo a far benzina o per tirar fuori la cartina ecc.
Poi ogni volta che c'è una sosta più lunga, svestizione e vestizione completa.
Quindi commento finale: per quanto mi riguarda, il piacere di viaggiare e vedere posti sconosciuti con la mia moto ripaga questi piccoli sacrifici, ma posso capire chi non ha più la voglia/pazienza di queste cose.