Carattere. Il carattere, la personalita' che un motore trasmette lo si percepisce anche ai venti km. orari, e, fortunatamente non esiste ancora nessuna diavoleria elettronica, nessun traction control ne' antiwheeling a modificare o a tarpare le ali alle caratteristiche di erogazione della potenza, ma nel caso di una moto di una marca italiana, da sempre definita come la Ferrari a due ruote e che, costa, facendo le debite proporzioni, proprio come una Ferrari, ti aspetti emozioni da Ferrari, fosse anche in una uscita di curva da prima o seconda, e a me quelle emozioni non sono arrivate, ad una moto da oltre quaranta milioni delle vecchie Lire puoi anche perdonare che il cavalletto centrale non sia previsto di serie, che non ci sia un solo grammo di fibra di carbonio o di altri materiali nobili, ma che ad un motore del genere, siano stato costretti a tarpare le ali con una fasatura variabile piu' adatta alle auto utlitarie che non ad una moto sportiva, io quello alla Ducati non glielo perdono proprio.
Il carattere di un motore lo si vede anche andando a spasso, non contano gli 80 o i 160 Cv., ma conta come questi sono messi a terra, l'uscita di curva e' il modo piu' facile per mettere alla prova un motore, un motore a tre cilindri e' perfetto, ma non da' sensazioni di motore da moto, lo stesso e' il motore bicilindrico parallelo fronte marcia, svolgono alla perfezione il loro "compitino" ma sono scarsi di personalita', provate la Yamaha 1.200 Superténéré e mi darete ragione.
La mia 1190 Adventure, elettronica o no, da settemila giri ti strappa letteralmente le mani dal manubrio, mi fa' venire la pelle d'oca ad ogni accellerata, fosse anche ad andature da pensionato come sono le mie, ed ho risparmiato la bellezza di settemila Euro, a me di avere la griffe da Ferrari a due ruote oppure da auto bavarese di lusso, frega proprio niente, anzi, gliele lascio agli altri, a quelli che non vedono l'ora di spendere quei soldi per avere di meno...A no' dimenticavo, c'e' il marchio sul serbatoio, e' quello che conta...
