Quoto (si dice cosi' no?) il discorso di Marcotrialbiker, la bravura nel superare gli ostacoli, naturali o artificiali che siano, non e' una cosa da "circo" ma soltanto abilita' e capacita' tecniche del pilota, e meno male che esistono quelle gare se no non ci sarebbe l'evoluzione, sia delle tecniche di guida che nemmeno delle caratteristiche delle moto, l'asticella si alza sempre di piu' anche grazie a questi fuoriclasse, se no il trial sarebbe ancora a livello di girare intorno ad una pianta e poco altro, certo che la "base" dei trialisti vede quelle evoluzioni come una cosa irraggiungibile, ma e' cosi' anche per un campione italiano della specialita' perche' quei cinque o sei piloti fanno un altro sport, su quel genere di ostacoli neanche un Lenzi o un Grattarola non riuscirebbe nemmeno ad avvicinarsi,ma l'evoluzione dello sport passa anche da li', lo stesso vale per le velocita' ed i tempi che si abbassano sia nella Moto Gp che nel Motocross, lo stesso vale per le speciali nelle gare di enduro, il trial non ha la velocita' come mezzo per superare gi ostacoli, ma e' soltanto la velocita' della moto che non e' elevata, ma lo e' molto di piu' la velocita' di esecuzione dei movimenti da parte dei piloti che in tutti gli altri sport motoristici a due ruote, la velocita' permette di "filtrare" meglio gli sbagli del pilota, nel trial quell'aiuto li' non esiste, esiste solo la difficolta' da superare da ferma o quasi!Tutti noi saremmo capaci di percorrere un pista da motocross, ovviamente a bassa o bassissima andatura, forse anche un percorso di una gara di enduro, provate invece a salire dove sale un trialista, magari mettendo anche un centinaio di piedi....
E poi per chi inizia o semplicemente vuole passare una giornata a fare zone, esistono i campionati regionali, le categorie piu' facili iniziano a girare intorno ad una pianta o poco piu' ancora adesso, ma l'importante e' cominciare!
