Settimana scorsa decido di dare una "occhiata" alla T-Ride da poco rientrata dal Mago Vodoo Grossi per via del sortilegio sulla frizione idraulica.
In toeria sarei dovuto andare a Rapallo per una girata con amici (poi rinviata), e siccome non mi piace partire senza provare la moto in cui ha messo le mani qualcun altro decido di darci un occhio.
Come prima cosa cerco di capire come mai non va più la luce anteriore. Tiro giù la mascherina, guardo un po' ... e scopro il misfatto:

Il cavo elettrico si "trita" contro una linguetta metallica saldata al cannotto di sterzo.
Lo stacco con l'idea di ripararlo al calduccio in casa, e senza mascherina portafaro decido di uscire dal box a provare la frizione. Subito fuori da casa mia parte un breve strada sterrata cieca dove c'è un terrapieno alto si e no 2 metri alla cui sommità ci sono un po' di alberi.
Mi metto li faccio qualche "su e giù" dal terrapieno giusto per scaldare il motore e scaldarmi un po' affrontandolo perpendicolarmente.
Poi il fattaccio.
Sono giù dal terrapieno, in piedi sulle pedane, praticamente fermo, con la moto parallela al terrapieno stesso.
Decido di mettere il manubrio a fondocorsa per sterzare verso il terrapieno e salire più perpendicolare possibile. Seconda, mollo la frizione la ruota anteriore copia bene il terreno coperto di foglie marce ma quando la moto è oramai sul terrapieno in linea di massima pendenza la forcella si scarica e..MI RIMANE BLOCCATO IL GAS A MANETTA!
Grazia alla mia proverbiale prontezza di riflessi e presenza di spirito....non ho assolutamente capito un cavolo di quello che stava succedendo

, la moto ha aderenza e per un attimo mi porta su ma io sono totalmente sbilanciato e tutto è fuori dal mio controllo. Arrivo in cima al terrapieno che non riesco a stare attaccato (e comunque avrei rischiato un "mancato back-flip") e rotolo miseramente "di coccige" giù dal terrapieno.
La moto curiosamente pensa di avere
Tony Bou ai comandi e sale gioiosa su un tronco d'albero in verticale.
E' li che si rende conto della tragica realtà. Non solo non cè Toni Bou ai comandi.... non c'è proprio nessuno. Colpita nel profondo da questa inaspetta delusione la mia moto decide di interrompere l'esplorazione dei cieli e di piombare pesantemente a terra, in verticale, esattamente sul codino.
Naturalmente, per far si che la sua delusione non rimanga inosservata, persevera ad avere il motore a manetta ed essendo coricata a terra, la ruota posteriore gira furiosamente.
Io più "mezzo rincoglionito" che mai mi arrampico su dal terrapieno stile Gatto Silvestro dopo che è stato preso a ombrellate dalla Nonna e in tre o quattro secondi raggiungo l'agognato bottoncino di massa. Ammutolisco la moto sperando di non aver fatto troppi danni in quei 3 o 4 secondi di fuorigiri.
Cosa è successo? La guaina del cavo gas is è incastrata o meglio "ha scavallato" il blocchetto elettrico che avevo spostato sulla piastra di sterzo superiore dal manubrio dove interferiva con il movimento della leva frizione. Evidentemente raddrizzando il manubrio ha si è tesa e il resto ve l'ho descritto. Il blocchetto sta li da qualche mese, non so se fino ad ora non mi è mai successo per culo massimo oppure perchè togliendo la mascherina e il filo del faro è cambiato qualcosa.
Risultati:
Io, coccige livido e difficolta a sedersi per vari giorni.
La moto.... ecco ... la moto mi preoccupa di più. Il parfango posteriore si è piegato ad angolo retto verso l'alto ma sembra abbia resistito senza snervarsi troppo. Il problema è il codino. Scorpa Italia ha installato un supporto che irrigidisce la coda per (immagino) reggere il peso della targa e delle luci, due oggetti ancora sconosciuti aggli ingegneri Scorpa che avendo studiato su "Ingegnere anche tu con le dispense del Corrire della Sera" devono aver saltato i volumi alla lettera L e T.
Fatto sta che l'installazione di quel supporto è reversibile solo in fonderia (leggasi, è saldato al teaietto originale), in questo momento presenta una "bella" piega verso l'alto e non posso staccarlo per metterlo in morsa e raddrizzarlo "per bene"
Ora io vorrei piegarlo di nuovo verso il basso. La mia idea quella di smontare il parafango e provare a riabbassare il supporto di irrigidimento con una leva lunga, magari interponedo qualcosa tra ruota e telaietto per dare un "punto fermo". Ho paura però di:
1) raddrizzrlo in modo non simmetrico
2) che mi si spezzi mentre lo raddrizzo, anche se è "ferro" e non alluminio.
Che ne dite? Qualsiasi suggerimento, ad esclusione dell'uso di esplosivi, è ovviamente bene accetto.
Ciao!
Bibo

