Ci sono battaglie che ci lasciano stremati, la sera, quando torniamo nei nostri accampamenti. E molte le combattiamo senza sapere il perché, per abitudine, per sentito dire, per ordini superiori, per darci un senso. Oppure, più spesso, per noia.
Ci sono le ritirate. Indietreggiamo senza dare le spalle. Perché vogliamo avere il controllo. O illuderci di averlo ancora, semmai lo abbiamo avuto. Studieremo nuove tattiche, srotolando le carte sul tavolo da pranzo. E non si dica che abbiamo perso.
Ci sono le ferite. E sei fortunato se c’è qualcuno che te le medica. Altrimenti devi fare da solo. Prendere le bende. Stringere forte. E cercare di dormire. Perché qualche volta basta un buon sonno.
Servirebbe anche un po’ di calore, ma quello non sempre c’è. E poi c’è qualcuno che si arrende. E non lo vediamo più. Per un po’ ci pensiamo. Ma non ci fa bene, pensarci troppo.
Perché dobbiamo tornare là fuori.
#nonpiovemaforsesivedechecenhoduapallecosì