Autore Topic: Le nonne delle maxi enduro  (Letto 817 volte)

Offline Valchisun

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Le nonne delle maxi enduro
« il: 28 Settembre 2014, 22:48:27 »
Una volta le maxi enduro esistevano gia', moto stradali ma anche adatte a fare del fuoristrada facile, le chiamavano moto scrambler, cioe' moto stradali a cui venivano apportate lievi modifiche per potere affrontare fondi stradali non bitumati con trascurabili difficolta', alle moto venivano apportate pochi accorgimenti senza snaturare la moto originale, si adottavano copertoni leggermente tassellati, manubri larghi e si rialzava il parafango anteriore, sul motore non si interveniva, al massimo si accorciavano i rapporti della trasmissione finale.
Il termine  "scrambler" deriva dal verbo inglese to scramble  che significa "mischiare".
Cosi' erano chiamate, in alcuni territori di provincia statunitensi della fine degli anni cinquanta, le motociclette stradali a cui venivano applicate quelle piccole modifiche al fine di essere impiegate sulle lunghe strade sterrate che collegavano i ranch alle vie di comunicazione pubbliche.
Arrivato in Europa, il termine fu utilizzato soprattutto dalle case italiane e inglesi che, negli anni sessanta,, sfornarono un cospicuo numero di modelli "scrambler".
La piu' famosa rimase la Ducati, commissionata nel 1960 proprio dall'importatore statunitense Berliner Motor Corporation che chiese la realizzazione di una moto per l'utilizzo stradale ma anche in grado di affrontare agevolmente percorsi sterrati. Dopo una limitata pre-serie per saggiare il gradimento del pubblico nel 1961, i prototipi definitivi vennero ultimati all'inizio del 1962 messi in produzione nello stesso anno.

Questa e' la prima serie, la Scrambler OHC 250, ottimisticamente accreditato di 30 Hp e destinato esclusivamento al mercato Usa:

« Ultima modifica: 29 Settembre 2014, 22:47:08 da Valchisun »

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